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Banche: S&P, per le big europee tassi spingono i ricavi

Banche: S&P, per le big europee tassi spingono i ricavi

Insolvenze sotto controllo ma caute su accantonamenti

ROMA, 20 settembre 2022, 15:41

Redazione ANSA

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L'aumento dei tassi di interesse spinge i ricavi delle 13 grandi banche sistemiche (G-Sifis) europee fra cui la sola italiana è Unicredit. Come si legge in un report diS &P Global Ratings "la maggior parte delle banche ha registrato una crescita dei ricavi da una a due cifre, con la sola eccezione di Credit Suisse. La crescita costante dei prestiti e l'aumento dei tassi d'interesse hanno favorito il margine d'interesse e le banche si aspettano che tale trend prosegua". Le attività di investment banking hanno registrato un quadro più eterogeneo, con le attività di trading che hanno ottenuto risultati particolarmente positivi grazie all'aumento dei flussi di clienti.
    I costi operativi sono leggermente aumentati per la maggior parte delle banche, ma in misura minore rispetto ai ricavi, escludendo costi eccezionali per controversie e ristrutturazioni, il che significa che i ricavi operativi sono positivi e in aumento nella maggior parte dei casi. Le banche stanno perseguendo programmi di contenimento dei costi, compensando per il momento le pressioni inflazionistiche sui salari e su altre spese non legate agli interessi.
    Le banche, rilevano gli analisti, "non hanno registrato un aumento significativo delle insolvenze. I prestiti Stage 3 rimangono ai minimi storici sul totale dei prestiti, soprattutto dopo l'operazione di clean-up di Unicredit. In prospettiva, le banche si mantengono caute sull'outlook macroeconomico (aumento dell'inflazione, rallentamento della crescita) e quindi continuano ad accumulare o mantenere buffer di accantonamento a fronte dei crediti in bonis, anche se con minore assiduità nel secondo trimestre rispetto al primo. Un ulteriore peggioramento dell'outlook potrebbe portare a nuove decisioni di accantonamento nel corso dell'anno.
   

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