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Borsa: Europa cauta dopo Wall Street, Fitch taglia il pil mondiale

Milano resta la migliore. Forte contrazione per la crescita russa. In rialzo il petrolio, scende il gas. Euro sale sul dollaro

L'agenzia Fitch taglia le stime di crescita mondiali con la fiammata dell'inflazione e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il pil del mondo è atteso crescere quest'anno del 3,5%, ovvero 0,7 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti, mentre nel 2023 la crescita è prevista al 2,8%, -0,2 punti. Il pil di Eurolandia è stato ridotto di 1,5 punti percentuali al 3,0% nel 2022, mentre la crescita degli Stati Uniti è stata tagliata di 0,2 punti al 3,5%. "Questo riflette i più alti prezzi dell'energia ma anche l'aumento più veloce delle attese dei tassi di interesse negli Stati Uniti", afferma Fitch.

L'outlook per la crescita globale è "deteriorato in modo significativo con l'intensificarsi delle sfide poste dall'inflazione e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che minaccia le forniture energetiche globali", afferma Fitch. La Russia fornisce circa il 10% dell'energia mondiale e un balzo dei prezzi del petrolio e del gas aumenterà i costi per l'industria e i redditi reali dei consumatori, spiega Fitch prevedendo che l'inflazione in Eurolandia sarà in media del 5% nel 2022. "L'esposizione degli Stati Uniti all'energia russa è minore ma l'aumento dei prezzi del petrolio si va ad aggiungere che stava già diventando un problema", osserva Fitch prevedendo sette rialzi dei tassi di interesse della Fed nel 2022. "Le sfide dell'inflazione e gli shock dell'energia potrebbero avere un peso più pesante sulla crescita del pil" se dovesse innescare una stretta più rapida da parte della Fed, spingere i prezzi del petrolio a 150 dollari al barile per un periodo sostenuto e se associati con diffusi razionamenti dell'energia in Europa.

Anche le banche d'affari tagliano le stime sul pil della Russia nel 2022 come conseguenza della guerra in Ucraina e delle sanzioni. Goldman Sachs ha rivisto al ribasso, da -7% a -10%, le sue previsioni allo scopo di tener conto delle "recenti sanzioni che prendono di mira la bilancia commerciale" e dei dati ad alta frequenza, "in particolare" su porti e shipping, che fanno ipotizzare un calo del 20% dell'export nel secondo trimestre e del 10% nel secondo semestre. Per Barclays il pil russo si contrarrà del 12,4% quest'anno e del 3,5% nel 2023. "A causa delle attuali condizioni geopolitiche, riteniamo che le sanzioni dureranno a lungo", afferma Barclays, secondo quanto riporta Bloomberg.

La guerra in Ucraina "avrà conseguenze per la crescita". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando a una conferenza dell'Institut Montaigne di Parigi.

IL PUNTO DAI MERCATI -Pochi movimenti sui mercati azionari del Vecchio continente dopo l'avvio negativo di Wall street: Milano resta di poche frazioni la Borsa migliore, con un rialzo che ha toccato l'1% per poi tornare su un aumento dello 0,7%, seguita da Amsterdam e Londra in crescita al di sotto del mezzo punto percentuale. Piatte Parigi, Francoforte e Madrid. Il petrolio sta frenando leggermente la sua corsa anche se resta ampiamente sopra i 100 dollari al barile, mentre il gas sul mercato europeo scende del 7% sui 98 euro al Megawattora. Gli operatori sembrano guardare soprattutto agli sviluppi del conflitto in Ucraina e, in questo quadro, in Piazza Affari spiccano Tenaris (+5%) ed Eni (+3,5%) sulla forza del greggio. Bene anche A2A, Cnh e Leonardo che salgono oltre i due punti percentuali, mentre Tim cede l'1,3% sotto quota 0,3 euro. Deboli Iveco, Mediobanca e Diasorin che cedono circa il 2%.

"La decisione di imporre l'embargo sulle forniture di petrolio russo peggiorerà l'equilibrio energetico in Europa colpendo tutti", afferma il Cremlino riportato dalla Tass. "E' impossibile" per l'Europa al momento fare a meno del gas russo, mentre per quanto riguarda il greggio le compagnie petrolifere russe hanno iniziato a reindirizzare i flussi verso Est, ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak citato dalla Tass.

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