(ANSA) - VERONA, 02 OTT - Oltre 30 mila operatori
qualificati, di cui il 48% dall'estero, in rappresentanza di 120
nazioni: sono i numeri di consuntivo del 55/o Marmomac, che ha
chiuso oggi dopo quattro giornate di business, eventi e
formazione alla Fiera di Verona, salone leader internazionale
per l'intera filiera della pietra naturale, primo appuntamento
in presenza dopo lo stop imposto dalla pandemia.
Importatori, contractor, architetti e designer da tutto il
mondo hanno incontrato 756 aziende espositrici, di cui 329
straniere da 39 paesi. In tutto nove i padiglioni espositivi,
per un totale di 60 mila metri quadrati netti, comprese le aree
esterne con blocchi, lastre e le grandi macchine di lavorazione.
"Questa edizione di Marmomac - commenta Maurizio Danese,
presidente di Veronafiere - ha vinto una sfida il cui esito non
era affatto scontato: mantenere l'elevato profilo di
internazionalità e soddisfazione degli operatori che ha sempre
contraddistinto l'evento. Da questo possiamo trarre due
considerazioni: che il salone possiede una capacità attrattiva
per il settore lapideo in grado di superare anche le difficoltà
ancora legate alla pandemia. Secondo, abbiamo la prova che le
grandi rassegne internazionali possono essere organizzate in
presenza e in totale sicurezza, garantendo importanti
opportunità di business e relazioni". A contribuire
all'internazionalità di questa edizione di Marmomac sono stati
anche gli investimenti per selezionare e ospitare a Verona
delegazioni estere di top buyer, sia fra gli architetti che tra
gli importatori di blocchi, lastre e tecnologie, grazie ad un
programma incoming che ha visto collaborare Veronafiere, Ice
Agenzia e Confindustria Marmomacchine. La prossima edizione è in
programma dal 27 al 30 settembre 2022, (ANSA).