ROMA - Nel primo semestre 2016 le esportazioni italiane verso l'Iran sono state di circa 662 milioni di euro, con un incremento del 17,4% sul primo semestre 2015. E' quanto si legge in uno studio della Camera di commercio e Industria italo-iraniana, aggiornato al 15 novembre. Il comparto dominante si conferma quello dei macchinari, con le macchine "di impiego generale" e "speciale" ai primi posti.
In notevole aumento (+32,3%) i motori, generatori e trasformatori elettrici; i prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie (+31,8); le cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori di metallo (+32,8%) e gli strumenti di misurazione (+30,8%).
Per quanto riguarda le importazioni italiane dall'Iran, nel primo semestre hanno raggiunto i 251 milioni di euro, in calo del 21,9% rispetto al 2015. La principale categoria importata sono i "Prodotti della siderurgia", seppur in calo del 38,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. In crescita invece l'import di petrolio greggio (+38,5) e delle Fibre sintetiche artificiali. (+402,8%) L'interscambio commerciale Italia-Iran ha registrato dal 2005 una progressiva crescita, raggiungendo nel 2011 il suo massimo storico (7.097 milioni di euro).
Il 2012 è stato segnato dall'ampliamento delle sanzioni, con una conseguente flessione dell'interscambio tra l'Iran ed i 28 Paesi UE, in tale anno ed ancor più in quello successivo.
A partire dal 2014 l'export italiano è tornato a crescere con una performance superiore al miliardo e 100 milioni di Euro, con un aumento dell' 8,5% circa. Un notevole rialzo (+221,1%) si è registrato anche per le importazioni.