"L'economia italiana sta uscendo dalla crisi: i numeri sono incoraggianti" sia in termini di "crescita, che di occupazione, che di redditi delle famiglie". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un videointervento nel convegno EY a Capri, aggiungendo che c'è "ancora qualche fatica" per i "problemi accumulati nel tempo".Â
L'INTERVENTO DEL MINISTRO PADOAN
Intervenendo in video al convegno 'Digitalexlacrescita', Padoan ha ricordato la fase positiva che sta attraversando l'economia italiana, ma ha anche aggiunto che l'uscita dalla crisi avviene "con qualche fatica, perché l'Italia deve affrontare due problemi: uscire dalla crisi finanziaria globale che ci ha portato via quasi 10 punti di pil e affrontare problemi accumulati nel tempo molto prima della crisi, come i ritardi negli investimenti sedimentati uno sull'altro, che oggi rendono difficile la ripresa al di là di certi limiti". Il ministro ha sottolineato che "l'Italia ha enormi potenzialità e il compito della politica del governo è sfruttarle e farle esplodere in senso positivo". Per questo, la politica del governo si poggia "su molti pilastri: riduzione fiscale, agenda di riforme strutturali, priorità data al sostegno alle imprese anche in termini di semplificazione perché possano investire di più".
"Le nuove tecnologie - ha detto ancora Padoan - hanno un carattere pervasivo e cambiano radicalmente il modo di fare economia e di produrre ricchezza: lo Stato deve fare un salto adeguato a questa sfida. Mi piacerebbe uno Stato 4.0, o per essere più precisi, una p.a. 4.0. Non a caso - ha aggiunto - la riforma della p.a. è uno dei punti centrali strategia governo ed è in fase di implementazione". "In questa idea di p.a. 4.0 - ha proseguito il ministro - è chiaro che le tecnologie dell'informazione sono centrali, perché devono semplificare la vita dei cittadini, ma anche lo Stato deve essere più snello ed efficiente e anche più remunerativo per chi ci lavora: bisogna trovare una sintesi fra quello che vuole l'industria, quello di cui ha bisogno il cittadino, quello che lo Stato può offrire". Il governo, quindi, "si impegna a fare tutti gli sforzi possibili per una crescita più forte, lo Stato può aiutare dando strumenti fiscali e regolatori, che a volte potrebbero essere fatti meglio: ma - ha detto rivolgendosi alla platea di addetti ai lavori - abbiamo bisogno del vostro aiuto, che le imprese ci dicano cosa serve in termini di misure specifiche". Per questo, ha concluso, "mi auguro un dialogo crescente tra il governo e il mondo delle imprese affinché quello che il governo mette a disposizione delle imprese con le sue risorse, che sono per altro limitate, abbia il massimo impatto sulla crescita.