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Fed prepara 'voti' su cedole banche, trema Goldman Sachs

Mercoledì esiti stress test su compensi a azionisti e buyback

Le big di Wall Street hanno tirato un sospiro di sollievo la scorsa settimana: tutte e 31 le banche esaminate hanno superato gli stress test della Fed sui requisiti di capitale, anche nello scenario peggio con perdite complessive per il sistema di 500 miliardi di dollari. E ora attendono l'esito dell'esame più duro, quello sui piani per la distribuzione di capitale agli azionisti, ovvero buyback e dividendi, che saranno comunicati mercoledì. Una valutazione di tipo qualitativo, per la quale trema soprattutto Goldman Sachs, la banca che fra le big ha avuto la performance più debole in termini di patrimonio.

''Tutti gli occhi sono sulla valutazione qualitativa. Nessuno e' in grado di prevedere con precisione l'impatto del modello usato dalla Fed'' affermano gli analisti. E infatti nessuno è a conoscenza dell'esatta metodologia di valutazione usata dalla banca centrale. Nessuno sa quanti 'bollini rossi' - conosciuti come Matters Requiring Attention (problemi che richiedono attenzione) e i piu' gravi Matters Requiring Immediate Attention (problemi che richiedono immediata attenzione) - può ricevere prima che il piano venga bocciato.

Le implicazioni di una bocciatura dei piani di distribuzione di capitale agli azionisti sono pesanti per una banca. Lo scorso anno Citigroup e' stata l'unica fra le big a essere bocciata, con la Fed che ha citato progressi ''insufficienti'' in aree precedentemente segnalate. In seguito al no della Fed, Citigroup non ha potuto restituire ulteriori 6,4 miliardi di capitale agli azionisti tramite buyback o aumentare il dividendo trimestrale da uno a cinque cent.

A tremare ora a Goldman Sachs, considerata a lungo il gioiellino di Wall Street ed emersa dalla crisi in una posizione più forte delle sue competitor. Goldman Sachs ha usato piani di buyback e dividendi per attirare gli investitori in un momento in cui altre aree di attività della banca mostravano debolezze.

Se la Fed non autorizzasse il piano di buyback - secondo Brian Kleinhanzl, analista di Keefe, Bruyette & Woods -, Goldman Sachs guadagnerebbe 42 cent in meno per azione quest'anno e 1,78 dollari in meno per azione il prossimo anno. Un eventuale bocciatura della Fed alimenterebbe i dubbi sulla sostenibilità del modello di business di Goldman Sachs, afferma il New York Times sottolineando che il risultato degli stress test sul capitale riflettono il fatto che Goldman Sachs abbia di recente restituito la maggior parte dei suoi profitti agli azionisti. Negli ultimi tre anni Goldman Sachs ha speso 16,3 miliardi di dollari per comprare azioni proprie, una cifra pari al 70% dei profitti totali della banca nello stesso periodo.
   

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