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Alitalia, atteso il verdetto dell'Ue. Da metà settembre parte la mobilità

Dossier a Almunia-Kallas. Del Torchio lascia, voci su successore

Spenti in Italia i riflettori sull'accordo siglato tra Alitalia ed Etihad, si riaccendono a Bruxelles: l'accordo deve ora essere trasmesso alla Commissione europea affinché possa dare un parere definitivo su una vicenda su cui indaga da tempo. Nel frattempo, è stato firmato anche l'accordo sulla mobilità volontaria per i 2.171 esuberi di Alitalia: i lavoratori che vorranno dovranno aderire entro il 10 settembre, e riceveranno una buonuscita di 10.000 euro lordi. Poi scatteranno le lettere di licenziamento per chi non aderisce. Intanto, in un'intervista, l'ad Gabriele Del Torchio, annuncia la sua volontà di lasciare la compagnia e parla di una possibile presidenza a Luca Cordero di Montezemolo.

A Bruxelles sono ben due i commissari che indagano su Alitalia: da una parte Joaquin Almunia, che vigila sulla corretta applicazione delle norme della concorrenza, dall'altra Siim Kallas, commissario ai trasporti chiamato a valutare la compatibilità con le regole europee del nuovo assetto proprietario, visto che Etihad è un operatore extra-Ue. Entrambi i commissari scadono a novembre, quando dovrebbe entrare in funzione la nuova Commissione, e il dossier Alitalia potrebbe quindi chiudersi prima di allora, per non lasciare a due nuovi commissari freschi di nomina la decisione finale su una questione che Almunia e Kallas studiano da tempo. I due infatti sono sul caso da mesi, e ora che l'accordo con Etihad è concluso, occorrerà soltanto studiarne i dettagli.

Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha assicurato che per fine agosto-inizio settembre il dossier "in cui spieghiamo passo dopo passo quello che abbiamo fatto" sarà trasmesso a Bruxelles. In questi mesi, sono due i fronti su cui l'Europa ha lavorato. Uno è quello della concorrenza, con Almunia "preoccupato" che l'iniezione di capitale pubblico di Poste italiane possa rivelarsi un aiuto di Stato illegale. Primo, perché il semplice fatto che le risorse vengano interamente da una società privata (sebbene a capitale pubblico) non è sufficiente a garantire che non si tratti di aiuto di stato. Secondo, perché bisogna valutare se l'entità pubblica che fornisce il denaro interviene seguendo il 'principio dell'investitore in un'economia di mercato', ovvero se Poste agisce con una logica di un investitore privato normale. L'altro fronte è quello della direzione generale trasporti, che vigila affinché la proprietà e il controllo della compagnia restino italiane, come prevede il regolamento 1008/2008. In Italia, intanto, il tema della presidenza di Montezemolo non è sul tavolo per ora, anche perché sono ben altre le emergenze che la compagnia deve affrontare.

Non è escluso che gli arabi possano però chiedere a Montezemolo un suo impegno diretto, ma lui stesso avrebbe fatto capire che accetterebbe solo se non si trattasse di un incarico operativo perché, come lui stesso ripete da tempo, la sua priorità è la Ferrari. Per quanto riguarda infine Del Torchio è lui stesso ad annunciare che lascerà: ''il mio compito era quello di traghettare l'azienda verso un'alleanza'', ''decideremo più avanti''. Comunque ''sarà il nuovo board a scegliere l'ad'', probabilmente - dice - un italiano. E da un po' iniziano a circolare i primi nomi: in 'pole' ci sarebbe Silvano Cassano, già ad di Benetton (che controlla Adr) e che ha lavorato negli anni '90 insieme all'attuale Ceo di Etihad alla Hertz. E con meno insistenza si parla anche di Giuseppe Giordo, ad di Alenia Aermacchi. Ma non sono escluse sorprese. Infine su Montezemolo Del Torchio spiega: ''ha avuto un ruolo molto importante, è stato il facilitatore dell'operazione, poi la scelta spetterà all'assemblea degli azionisti'

Lupi: 'Bella notizia, 1250 esuberi ricollocati subito''
 L'accordo Alitalia-Etihad ''è una bella notizia''. Lo dice il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi al Tg1. Lupi poi spiega che ''dei 2.250 esuberi, 1.250 saranno ricollocati subito''. E di questi 200 ''grazie al fatto che ora la manutenzione degli aerei si farà in Italia''. Lupi torna inoltre sui disagi di questi giorni all'aeroporto romano rivolgendosi ''ai sindacati, anche piccoli, che in questi giorni hanno bloccato Fiumicino''. In ogni caso ''la gestione degli esuberi è l'impegno più forte che si è preso il governo''. Sull'accordo con Etihad aggiunge: ''siamo tutti molto contenti. Dopo 7 mesi di lavoro una buona notizia. Investire oltre 1 miliardo proprio mentre si dice che siamo in ginocchio è un fatto molto forte. Da Malpensa ci saranno 25 voli intercontinentali e 500 mila passeggeri. E' ridimensionamento - chiede Lupi - o sviluppo?''

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