Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Speciali
  3. Family game VR, un terremoto virtuale scuote teatro e spettatori

Family game VR, un terremoto virtuale scuote teatro e spettatori

Il progetto sperimentale con i visori a 360 gradi di Mimosa Campironi

Martino Iannone

Teatro o videogioco? Realtà virtuale o nuova frontiera immersiva del palcoscenico? Certamente una proposta innovativa quella di Mimosa Campironi, regista e autrice di Family Game VR arriva all'Argot Studio di Roma, dopo l'esordio a Prato. Family Game VR è una performance in realtà virtuale pensata per rendere la narrazione interattiva attraverso la contaminazione tra realtà virtuale, gaming e performance live. Scritto per essere fruito con il visore di realtà virtuale, Family Game VR è un progetto sperimentale che indaga le nuove frontiere in un “gioco teatrale” inedito, dove i nuovi linguaggi incontrano il corpo dell’attore in scena (a interpretare tutti i ruoli è Alessandro Averone) per un effetto teatrale doppiamente immersivo.

Family Game VR, con un visore in scena a teatro

Con la tecnologia del 360° VR lo spettatore è catapultato in mezzo alla scena, proprio dove si svolge l’azione drammatica e chiamato a “giocare” con l’attore scegliendo il suo personale punto di vista di fruizione. Al pubblico infatti viene chiesto di indossare un visore e dlle cuffie attraverso i quali si ritrova immerso nella storia: i vari personaggi si muovono e coesistono nello spazio, lo spettatore – grazie a uno sgabello girevole – sceglie cosa guardare e chi seguire (da destra a sinistra dall'alto in basso, l’attore si moltiplica in più personaggi, ruota attorno allo spettatore, come se fosse l’avatar di un videogame, fino al monologo finale interpretato dal vivo.

La vicenda. Dopo un terremoto, un uomo trova i corpi senza vita dei suoi cari sotterrati dalle macerie della sua casa. In preda allo shock comincia a vagare senza meta, finché si ritrova a ubriacarsi nell’autogrill di un’autostrada. Qui viene scambiato per un altro uomo scomparso anni prima. Lo scambio di persona causa una catena di eventi imprevedibili che, da una parte riscattano il dolore dell’uomo con la nascita di un nuovo amore, dall’altra portano alla luce la trama di un terribile delitto familiare.

Per Mimosa Campironi quella del digitale è una nuova frontiera: dopo aver sperimentato in teatro, musica, cinema, televisione e composizione, con Family Game VR, ha deciso di cimentarsi anche con il virtuale e l'ibridazione dei linguaggi, "non in sostituzione - spiega lei stessa - bensì facendo incontrare tutte insieme le arti dello spettacolo, in una nuova formula di imprenditoria culturale che vede la stessa Mimosa imprenditrice culturale di sé stessa".

“L’interesse nell’utilizzo della tecnologia 360° VR - sottolinea Campironi - parte dalla volontà di sperimentare un contrasto apparentemente insuperabile attraverso la contaminazione: raccontare una storia con le regole del teatro che costringa all’empatia, immergendo il racconto all’interno di uno spazio scenico asettico, anti-empatico, ispirato all’estetica del gaming. Ci sono elementi visivi che rimandano ai videogiochi, ma anche richiami ai mass media per immaginare un’ipotesi degli effetti sull’umano del bombardamento di informazione. Si tratta di un parallelismo tra l’ambiente dello scroll dello schermo e lo scorrimento del pensiero per analogia”.

Mimosa Campironi è autrice, attrice, regista e compositrice, vincitrice del Premio della Critica a Musicultura e il Premio SIAE Miglior Musica, candidata agli MTV Music Awards come Best New Generation Artist, e vincitrice dell’Oscar dei Giovani in Campidoglio per la sua attività di attrice e femminista. Fino al 9 dicembre Campironi è stata Ofelia in “Amleto” in scena al Teatro Argentina di Roma per la regia di Giorgio Barberio Corsetti e autrice dell’opera “Madame Tosca” per Macerata Opera festival interpretato da Laura Morante, da cui musiche e testo in collaborazione del nuovo spettacolo di Laura Morante “ Io Sarah, Io Tosca “ al Teatro Ambra Jovinelli di Roma.

Alessandro Averone, attore classe 1978, diplomato all’Accademia Silvio D’Amico, premio La Maschere 2015 come attore emergente, protagonista di "Helene” di Giacomo Battiato. Vanta collaborazioni al teatro e al cinema con registi del calibro di  Tiezzi, Patroni Griffi, Proietti,  Piccioni, De Capitani. Questa stagione  lo vediamo sul palco con “Il compleanno” di Pinter  con la regia di Peter Stein e in onda su Netflix nella serie “Tutto chiede salvezza”  di Federico Bruni e in 'Il nostro Generale' di L. Pellegrini. Family Game è una coproduzione tra Teatro Metastasio di Prato e 369gradi, in collaborazione con Gold e il testo è stato selezionato da Italian and American Playwrights Project 2020/22.

( martino.iannone@ansa.it ) 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Modifica consenso Cookie