GABRIELE VALENTE, I SOGNI DI LUISELLA
(NEP edizioni - pp. 225, euro 16,00)
C'è una cosa che accomuna noi umani: sogniamo, ma non tutti
li ricordiamo. E come tutti noi anche la dolce Luisella, giovane
donna, protagonista di questo romanzo, sogna. Solo alcuni di
noi riescono a raccontarli e un numero ancora più esiguo trova
un ascoltatore particolarmente attento. Dall'incontro di
Luisella con un neurologo nasce questo romanzo, profondo,
impegnato, e tenero.
L'adolescente Luisella è dotata di ironia, matura, curiosa e,
attraverso il racconto dei suoi sogni, troverà la strada da
percorrere per crescere, aiutata dall'anziano neurologo che,
senza mai giudicarla, la conduce per mano. Sorprende la capacità
dell'autore, o meglio di Luisella, di raccontare tanti sogni,
tutti interessanti e problematici e legati da un filo conduttore
che porterà alla serenità la protagonista.
Ne esce il profilo psicologico di un'adolescente che si
strugge tra mille dubbi, incertezze, illusioni. Ma non è
importante perché il neurologo sostiene, non senza ironia, che i
sogni sono straordinari proprio perché sono il frutto della
finzione che il nostro cervello crea. A cosa serve sognare: ha
un senso? Forse la vita parallela di Luisella durante la notte
le serve a maturare le sue scelte, le sue decisioni ed il suo
modo di essere donna.
Il libro sarà presentato al Salone di Torino il 15 ottobre
alla presenza dell'autore che di professione è neurologo.
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