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Reunion degli Abba, nuovi brani dopo 35 anni

L'annuncio su Instagram, entusiasmante tornare insieme in studio

E' il caso di dirlo questa volta: 'Mamma mia!', 35 anni dopo il loro scioglimento, gli Abba tornano a suonare insieme. Del resto il nome del gruppo è l'acronimo dei quattro componenti della leggendaria band svedese: Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid (Frida). Gli Abba, che nel corso della loro carriera hanno venduto 400 milioni di album in tutto il mondo, hanno comunicato infatti di aver registrato due nuove canzoni: il primo materiale inedito dopo tanto tempo. Il quartetto era nato nel 1970 rimanendo in attività fino al 1982. Benny e Björn, nucleo originario del gruppo, si conobbero all'incrocio di una strada di campagna mentre andavano a suonare con le loro band dell'epoca.

Con una dichiarazione sull'account Instagram ufficiale, gli Abba hanno annunciato il ritorno in studio di registrazione: "Abbiamo avuto la sensazione che, dopo 35 anni, potesse essere divertente riunire le forze e tornare insieme in studio di registrazione. E così abbiamo fatto. E' stato come se il tempo si fosse fermato e ci fossimo presi solo una breve vacanza. Un'esperienza entusiasmante!". L'occasione si è presentata durante la preparazione di "Abbatar", un tour digitale previsto per il 2019 o il 2020, annunciato in un discorso a Bruxelles il 25 aprile dal cantante Bjorn Ulvaeus, 72 anni. La notizia è stata poi confermata dal manager Gorel Hanser.

"Abbiamo composto due nuove canzoni - scrivono adesso i quattro - e una di esse, I Still Have Fair In You, verrà eseguita dai nostri personaggi digitali in uno speciale tv prodotto dalla Nbc e dalla Bbc, destinato a essere trasmesso a dicembre". Il nome ufficiale degli Abba è comparso per la prima volta nel 1974, con Waterloo, con cui il gruppo vinse a Brighton il Gran premio dell'Eurovision, imponendosi all'attenzione internazionale e scalando le vette delle classifiche mondiali.

Del 1975 è l'album 'Abba', da cui è tratto il singolo 'Mamma mia!', a sua volta colonna portante, insieme ai grandi successi del gruppo svedese, dell'omonimo musical rappresentato in tutto il mondo e del film blockbuster.

Il 18 giugno 1976 la band venne chiamata dal re svedese Carlo XVI Gustavo di Svezia ad esibirsi durante la festa in onore della futura regina Silvia: per l'occasione cantò il brano "Dancing Queen". Canzone questa poi pubblicata come singolo nell'agosto dello stesso anno, che divenne un successo mondiale raggiungendo in pochissime settimane la posizione numero uno negli Stati Uniti.

Da quel momento il gruppo utilizzò il caratteristico logo con la B rovesciata. Giunta all'apice della popolarità, l'anno dopo la band si esibì al Royal Albert Hall di Londra, per parteciparvi serviva una richiesta via posta: arrivarono 3,5 milioni di domande su 5200 posti disponibili.

Tantissime le curiosità che ruotano intorno a loro, per esempio: il titolo originario di Mamma Mia! era Summer night city; hanno donato a vita i diritti della canzone Chiquitita all'Unicef; sono l'unico gruppo dal nome palindromo che ha scalato le classifiche con un brano con un titolo palindromo (Sos). Sono stati campioni di vendite, la band più rappresentativa di quel periodo, icone di stile con i loro costumi coloratissimi e i loro video musicali, da considerarsi tra i primi esempi nel loro genere. Nel 1982 la band si è sciolta e i quattro componenti, ovvero Agnetha Faltskog, Bjorn Ulvaeus, Benny Andersson, e Anni-Frid (Frida) Lyngstad, hanno preso strade separate.

Nel 2016 il gruppo aveva suonato insieme per la prima volta dopo trent'anni in un evento privato a Stoccolma, e nello stesso anno si era ritrovato per celebrare l'evento Mamma mia! Nell'attesa di ascoltare questi nuovi brani, intanto quest'estate arriverà nelle sale di mezzo mondo il sequel di Mamma mia, il film con Meryl Streep e Amanda Seyfried che dopo aver incassato 600 milioni di dollari nel mondo ritroverà i personaggi del primo capitolo dieci anni dopo. Mamma mia! Here We Go Again, nelle sale italiane il 6 settembre con il titolo Mamma mia! Ci risiamo!, è scritto e diretto da Ol Parker, sceneggiatore di Marigold Hotel, da una storia di Catherine Johnson, Richard Curtis e Parker. Due dei quattro Abba, Benny Andersson e Björn Ulvaeus, hanno nuovamente curato le musiche e i testi, oltre ad aver collaborato alla produzione esecutiva.

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