ANDREA FONTANA, BALLANDO CON L'APOCALISSE (ROI EDIZIONI, 115 PP, 16 EURO) "L'apocalisse è iniziata. Non dura un giorno, ma anni. E' come un virus, latente. Poi improvvisamente si manifesta. E tutto crolla o tutto inizia". Andrea Fontana, saggista e sociologo della comunicazione, guida il lettore nella comprensione dei cambiamenti epocali che stiamo vivendo, per tentare di decriptarli e indicare un possibile strada per gestire questa complicata fase storica.
Da Greta Thunberg al climate change, dalle cripto-valute all'attivismo di marca, dal coding genetico alla realtà aumentata e alterata: tutto rema verso un cambiamento radicale, che - come diceva il grande antropologo Ernesto De Martino - può essere affrontato in modo patologico, tra paranoia e rancore, o in un modo salvifico, fatto di visione e strategia.
"La fine del mondo" l'hanno vissuta tante generazioni, con le guerre mondiali, il '68, il Muro di Berlino. "Ora tocca a noi - scrive Fontana -. Prepariamoci a ballare con l'Apocalisse per vivere i tempi recenti e raggiungere le stelle". Così, di capitolo in capitolo, salendo un piano alla volta con l'ascensore sul palazzo del mondo, si scoprono gli elementi di questa apocalisse, che è un affare per eroi comuni.
Il futuro sorriderà a chi saprà comprendere, per dirla con Dostoevskij, che il trucco dell'esistenza non risiede solamente nel vivere, ma anche nel sapere cosa si sta vivendo. In questa fase di transizione, così minacciosa da far presagire la fine dei tempi, bisogna cioè saper cambiare stato di coscienza per gestire la nuova politica, la nuova economia, la nuova cultura, la nuova cittadinanza.
"Io non voglio un nuovo imbarbarimento dell'umanità. Non voglio rabbia, paura, distruzione e morte. Ti prometto - dice al lettore - che farò di tutto per essere all'altezza del nuovo tempo. E tu?" (ANSA).