BENJAMIN CARTER HETT, MORTE DELLA DEMOCRAZIA. L'ASCESA DI HITLER E IL CROLLO DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR (Einaudi, pp.324, 30 Euro)
È il racconto appassionante di una delle pagine di storia più feroci e drammatiche del XX secolo "Morte della democrazia", l'ultimo libro di Benjamin Carter Hett (Einaudi, con la traduzione di Anna Tagliavini e Maria Baiocchi) dedicato alla presa del potere da parte di Hitler nella Germania degli anni '30. Professore di storia alla City University di New York, l'autore ha il talento della narrazione e riesce a raccontare i grandi avvenimenti storici in modo avvincente e senza sminuirne la complessità, strutturando il libro come un romanzo.
Il racconto ha inizio il 27 febbraio 1933, in quella che Benjamin Carter Hett definisce "l'ultima notte della Repubblica di Weimar": come in un thriller sfilano i personaggi principali e gli eventi cardine di una vicenda che va avanti con rigore scientifico e a ritmo sostenuto, fondendo i fatti a elementi di fiction che "colorano" la narrazione. Mostrando quanto sia fragile la democrazia quando chi è al potere non la rispetta, lo scrittore svela i retroscena del tragico avvento del nazismo: per il pubblico una lettura istruttiva, attuale e coinvolgente, grazie a un registro narrativo capace di tenere incollato il lettore alla pagina.