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'Ndrangheta, catturato a Bali il latitante Strangio

Fuggito nel 2016.Meloni:terzo arresto importante in pochi giorni

Ha provato a sfuggire all'arresto riparando in Australia, puntando sul fatto che, essendo stato naturalizzato cittadino di quel Paese, non poteva essere estradato. Ma non ha fatto i conti con la determinazione dei carabinieri del Reparto investigativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, che non hanno mai mollato la presa, aspettando il momento giusto per intervenire. Momento che si è presentato il 2 febbraio a Bali, in Indonesia. E' finita così, dopo 7 anni, la latitanza di Antonio Strangio, di 32 anni, arrestato all'aeroporto di Bali dalla polizia locale. Strangio - ritenuto legato alla omonima 'ndrina di San Luca nota anche come "Janchi" - era colpito dalla "Red Notice" Interpol, l'avviso di cattura internazionale per i ricercati in tutto il mondo, con l'accusa di produzione e traffico di droga con l'aggravante del metodo mafioso.
    Un arresto la cui importanza è stata sottolineata dalla premier Giorgia Meloni, che ha evidenziato che "è stato messo a segno il terzo arresto a carico di pericolosi latitanti nell'arco di pochi giorni, dopo quelli di Edgardo Greco e di Matteo Messina Denaro", esprimendo la sua soddisfazione e le "più vive felicitazioni a tutte le forze di intelligence, dell'ordine e di polizia che permettono questi straordinari risultati. La lotta contro la criminalità e contro tutte le illegalità - ha aggiunto la premier - resta un obiettivo prioritario del nostro Governo".
    Strangio è indagato nell'operazione "Eclissi 2" diretta dalla Dda reggina e condotta dai carabinieri con l'accusa di avere acquistato e trasportato, insieme ad altri, 160 chili di hascisc, con l'aggravante di avere agevolato la cosca Bellocco-Cimato. L'indagine, prosecuzione dell'operazione "Eclissi", aveva portato, nel luglio 2015, all'arresto di 11 soggetti ritenuti appartenenti a cosche del vibonese e del reggino legati ai Bellocco.
    Strangio si era reso latitante nel 2016 riparando in Australia. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio, però, hanno continuato a seguire le sue tracce con il supporto dell'Unità I-CAN (Interpol Cooperation Against 'Ndrangheta) e dell'Esperto per la Sicurezza italiana a Canberra. Grazie al monitoraggio web e al social media intelligence, gli investigatori sono riusciti a scoprire che l'uomo aveva lasciato l'Australia per Bali, per motivi che ancora devono essere accertati, ed hanno allertato le autorità indonesiane consentendone così la cattura.
    L'arresto di Strangio segue la cattura, avvenuta a Saint Etienne (Francia), di Edgardo Greco, latitante da 17 anni, conosciuto come lo "chef della 'ndrangheta" e condannato all'ergastolo per duplice omicidio.
    Il ricercato catturato a Bali, è il 42mo latitante arrestato in tutto il mondo in meno di tre anni dall'avvio del Progetto I Can, che coinvolge 13 Paesi (quelli più esposti alla minaccia della 'ndrangheta) e che punta, sottolineano i carabinieri, a fare crescere nelle forze di polizia di quegli Stati "la consapevolezza della pericolosità globale dalla 'ndrangheta, che fino a poco tempo fa veniva considerata un fenomeno folcloristico italiano e non una potente organizzazione criminale che si è fatta impresa in tutto il mondo, che opera attraverso piattaforme criptate, paga in criptovalute e che inquina il tessuto economico e finanziario delle realtà che 'colonizza'". 
   

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