Scortata da una motovedetta della Capitaneria, la nave ong "Life Support" ha attraccato alla banchina del porto di Livorno e sono state avviate le operazioni previste per lo sbarco dei 142 migranti a bordo. Tra queste, è salito sulla nave personale dell'Ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti sanitari e anche per i primi contatti col medico di bordo che ha già assistito e visitato i migranti durante la navigazione. L'area dedicata a Life Support è presidiata dalle forze dell'ordine. Il prefetto Paolo D'Attilio è in porto. Inoltre, una lunga linea di allestimenti da campo contraddistingue il personale della protezione civile regionale, tra cui Misericordie, Anpas, Croce Rossa, pronto a ricevere i migranti.
"Sono in 142 a bordo, naufraghi tra cui molti minori non accompagnati e una donna incinta. Sono stati soccorsi in due operazioni al largo di Malta", ha detto Rossella Miccio presidente di Emergency. "Sono persone - ha aggiunto - che scappano da violenze, devastazioni e luoghi guerra, siamo felici che finalmente tocchino terra. Il porto di Livorno non è vicino, ma l'importante è essere riusciti a portarli in salvo. Questa è la prima missione in cui una nave di Emergency attracca in un porto italiano".
E al largo di Lampedusa un barchino di 7 metri, con a bordo 46 migranti, è affondato poco prima dell'arrivo dei soccorsi da parte della Cp271 della Guardia costiera: non ci sono vittime o dispersi. Tutte le persone, fra cui 11 donne e 3 minori, partite da Sfax ieri mattina, sono state tratte in salvo.