/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperta frode milionaria commercio auto

Scoperta frode milionaria commercio auto

Per gdf evasa Iva per due milioni di euro, 31 indagati

FOLIGNO (PERUGIA), 30 novembre 2020, 11:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una presunta frode milionaria nel settore del commercio delle auto è stata individuata dalla compagnia di Foligno della guardia di finanza, nell'ambito dell'operazione "Easy car". Coinvolte due società mentre sono 31 i soggetti denunciati, a vario titolo. Tra i reati contestati, truffa aggravata, falsità ideologica e utilizzo di fatture false per un ammontare di 9 milioni di euro.
    Secondo la gdf l'Iva così evasa ammonta a circa 2 milioni di euro.
    Secondo gli investigatori la maxi-truffa era basata sull'utilizzo di "cartiere" (società di fatto inesistenti, il cui scopo principale è emettere fatture false al fine di consentire evasione e frodi fiscali). Le auto, provenienti dalla Germania, venivano sottoposte a una serie di cessioni fittizie - ritengono le fiamme gialle - tra le varie 'cartiere', in modo da rendere più difficile la ricostruzione contabile dei vari passaggi, per poi essere vendute al consumatore finale "senza che fosse mai avvenuto il previsto versamento dell'Iva". A completare il quadro, una serie di false attestazioni, presentate ai vari uffici della Motorizzazione civile - riferisce ancora la guardia di finanza -, che servivano a "mascherare" il ruolo delle varie "società fantasma" e a fare risultare come già operato il pagamento delle imposte di cessione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza