Per oltre cinque anni ha
continuato a percepire le pensioni erogate dall'Inps alla madre
deceduta nel 2013, a 83 anni. Ma è stata individuata dai
finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di
Macerata e denunciata per indebita percezione di erogazioni
pubbliche a danno dello Stato. Si tratta di una donna di mezza
età dell'entroterra maceratese per la quale il gip ha disposto
il sequestro di beni per equivalente per oltre 107 mila euro.
L'atto di morte dell'anziana era stato tempestivamente
trascritto nei registri anagrafici del Comune, ma, hanno
accertato le indagini coordinate dal pm Vincenzo Carusi, la
relativa comunicazione è giunta al Ministero dell'Interno solo a
settembre 2018. La figlia, senza segnalare l'inconveniente
all'Inps, ha continuato a ricevere sul conto corrente
cointestato con la madre le somme per tre distinti trattamenti
pensionistici (vecchiaia, reversibilità e accompagnamento per
invalidi civili).
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