"Semplificare le realtà difficili e
complesse non è giusto: questo approccio genera populismo facile
e superficiale, spesso urlato, a volte paludato, comunque
ingannatore e inconcludente, e seriamente pericoloso!". Lo
denuncia il cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione al
Consiglio episcopale permanente. Il presidente della Cei
sottolinea che oggi "c'è ancora più bisogno d'Europa, ma ad una
condizione: che l'Europa non diventi altro rispetto a se
stessa", spiegando che "accelerare i processi non può
significare l'omologazione di culture e tradizioni, e neppure la
ricerca di compromessi al ribasso, né aggirare le dichiarazioni
e le leggi comuni. E neppure limitare le sovranità nazionali".
Per Bagnasco, inoltre, "Il popolo vuole vedere il mondo politico
piegato su questo prioritario dramma", il lavoro, "mentre invece
lo vede continuamente distratto su altri fronti, nonché chiuso
in una litigiosità dove non entra per nulla il bene del Paese".
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