Continua a essere attentamente
monitorato nelle Marche il rischio di valanghe o slavine ma al
momento, fa sapere la Protezione civile, ci sono solo piccoli
fronti che si staccano lungo le scarpate e bisogna fare molta
attenzione alla viabilità. Per quanto riguarda le dighe, erano
già state 'attenzionate' a seguito del terremoto dal Servizio
del ministero delle Infrastrutture che ha competenza in materia
e dagli enti gestori. I livelli degli invasi erano già stati
abbassati per le verifiche sismiche e si sono mantenuti bassi.
Continuano intanto, soprattutto nell'Ascolano, gli interventi di
vigili del fuoco, carabinieri forestali, esercito e soccorso
alpino per prestare soccorso a famiglie e persone rimaste
isolate a causa della neve nelle frazioni, che peraltro sono
state tutte raggiunte. Diverse strade, però, devono essere
ancora liberate. Continui gli interventi per togliere la neve
dai tetti ed evitare crolli.
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