(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Un ex prigioniero dei gulag nordcoreani, Shin Dong-hyuk, ha chiesto scusa pubblicamente domenica per aver raccontato particolari imprecisi in un libro sulla sua vita. Lo riferisce il sito della BBC.
Shin, 32 anni, era scappato dalla Corea del Nord nel 2005. In un libro di successo scritto da un giornalista americano, Blaine Harden, aveva raccontato di essere nato in un gulag e di esserci vissuto per 23 anni, di essere stato affamato e torturato e di aver visto giustiziare sua madre e suo fratello. Dopo la fuga, Shin vive a Seul ed è diventato attivista per i diritti umani e collaboratore dell'Onu. Nell'ottobre scorso aveva polemizzato col senatore di Forza Italia Antonio Razzi, che afferma che i gulag nordcoreani non esistono.
Ieri il suo biografo Blaine Harden ha raccontato al Washington Post che Shin in seguito ha fornito ai suoi amici una versione dei fatti diversa da quella del libro. Agli amici ha detto che madre e fratello erano stati fucilati nel Campo 18, mentre nella biografia parlava di Campo 14. Nel libro l'esule diceva di essere stato torturato all'età di 13 anni, mentre in seguito ha detto di essere stato torturato a vent'anni.
Harden ha raccontato al Post di aver parlato con Shin per chiarire la cosa. "Da un punto di vista dei diritti umani, lui è stato comunque brutalmente torturato - ha detto il giornalista -. Solo che ha spostato un po' le cose".
Oggi Shin ha scritto sulla pagina Facebook di essere "molto dispiaciuto". A suo dire voleva "nascondere e coprire" parte del suo doloroso passato.