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ASviS, troppi passi indietro sull'Agenda 2030

Rapporto 2022: 'Italia migliora in ambiente e salute, ma cresce la povertà'. All'interno il video dell'evento

ROMA ANSA Eventi

 "Sette anni dopo la sottoscrizione dell'Agenda 2030 e due anni e mezzo dopo l'inizio della crisi causata dal Covid-19 dobbiamo constatare i molti, troppi passi indietro, aggravati quest'anno anche dall'aggressione della Russia all'Ucraina. Il tempo a nostra disposizione sta finendo". Lo dichiarano i presidenti dell'ASviS, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini aprendo il Festival dello sviluppo sostenibile.

LA DIRETTA

 

"Dal 2019 al 2021 registriamo un aumento delle disuguaglianze di reddito, una crescente difficoltà del sistema sanitario di rispondere alle esigenze dei cittadini, specialmente dei più deboli e un arretramento degli indicatori ambientali, in particolare quelli sul consumo di suolo e sulla gestione delle risorse idriche. L'urgenza di costruire un modello di sviluppo realmente sostenibile ci impone di dare una svolta radicale al nostro modo di abitare la Terra e ad impegnarci per diffondere un benessere condiviso e durevole, come indicato dall'Agenda 2030", ha dichiarato la presidente ASviS Marcella Mallen. Per il presidente ASviS Pierluigi Stefanini "la frattura della pandemia, le guerre e gli scenari geopolitici mondiali, insieme al nuovo corso politico che si apre in Italia ci impongono di ripensare e cambiare passo. Occorre un grande cambiamento, anche culturale, che deve essere innescato dalla politica e dalle istituzioni, realizzando tra l'altro le proposte del decalogo promosso dall'ASviS".

RAPPORTO 2022: 'ITALIA MIGLIORA IN AMBIENTE E SALUTE, MA CRESCE POVERTÀ

L'Italia è in ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu. Migliorano, sul lungo periodo, otto indicatori, tra cui ambiente e salute, ma aumenta la povertà e la crisi sistemica del modello di sviluppo dominante, accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici, sta aumentando le disuguaglianze sociali, impattando sull'attuazione dell'Agenda. È questo lo scenario che emerge dal Rapporto annuale dall'ASviS, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, presentato al Festival dello sviluppo sostenibile. Tra il 2010 e il 2021 l'Italia ha fatto registrare miglioramenti riguardo alimentazione e agricoltura sostenibile (Goal 2), salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), sistema energetico (Goal 7), innovazione (Goal 9), consumo e produzione responsabili (Goal 12), lotta al cambiamento climatico (Goal 13). Si registra invece un peggioramento per cinque obiettivi: povertà (Goal 1), acqua (Goal 6), ecosistema terrestre (Goal 15), istituzioni solide (Goal 16) e cooperazione internazionale (Goal 17). Sostanzialmente invariata la situazione per quattro obiettivi: condizione economica e occupazionale (Goal 8), disuguaglianze (Goal 10), città e comunità sostenibili (Goal 11), tutela degli ecosistemi marini (Goal 14) 

DA PANDEMIA E GUERRA IMPATTO GRAVE SU AGENDA 2030

A conferma del freno rappresentato dalla pandemia l'Italia ha registrato nell'ultimo biennio passi avanti soltanto per due Goal (7 e 8), mentre per altri due (2 e 13) viene confermato il livello del 2019. Per tutti i restanti Goal dell'Agenda 2030 (1, 3, 4, 5, 6, 9, 10, 15, 16 e 17) il livello registrato nel 2021 è al di sotto di quello del 2019, a conferma del fatto che il Paese non ha ancora superato gli effetti negativi causati dalla crisi pandemica. "La pandemia da Covid-19 - si legge nel rapporto - sta continuando ad avere un impatto grave sui progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutto il mondo. L'aggressione della Russia all'Ucraina ha causato nel mondo forti ricadute sociali ed economiche, aumentando la fragilità del sistema multilaterale globale. Questo impedisce di ridurre le disuguaglianze all'interno dei Paesi e tra di essi". E' importante, ribadisce l'Asvis, "adottare con urgenza politiche per portare l'Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile". Per fare questo l'Asvis avanza una serie di proposte da realizzare nella prossima legislatura, tra le quali: assicurare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; disegnare il futuro partendo dal presente; promuovere giustizia, trasparenza e responsabilità; integrare la sostenibilità nel funzionamento del Parlamento; rendere più sostenibili ed equi i territori; impegnarsi per la giusta transizione ecologica; ridurre tutte le disuguaglianze; non lasciare indietro nessuno; tutelare la salute con un approccio integrato; garantire diritti e pace, rafforzare cooperazione e democrazia.

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