Due pazienti sono stati sottoposti
a interventi di endoscopia biliopancreatica presso ISMETT nello
stesso giorno utilizzando tecnologie di frontiera. Nel primo
caso, l'utilizzo della realtà aumentata ha permesso la creazione
di una riproduzione in 3D dell'organo malato del paziente; nel
secondo intervento, grazie all'uso della realtà immersiva, due
medici che hanno partecipato erano dislocati in tre sale
diverse, due a Palermo e una a Verona. Le nuove tecnologie sono
state applicate all'endoscopia grazie alla collaborazione tra i
medici e gli ingegneri della Olympus.
Nel primo caso, per la cura di un paziente affetto da neoplasia
si è utilizzato un modello di realtà aumentata, ovvero una forma
di realtà virtuale mista , in cui l'ambiente è reale ma in esso
viene inserito un elemento virtuale. Nel caso del paziente
curato in ISMETT, è stata realizzata una riproduzione in tre
dimensioni del suo modello anatomico partendo da scansioni
effettuate con la TAC - un vero e proprio avatar della patologia
del paziente - con cui il medico è stato in grado di interagire
per approfondire il caso nel dettaglio e pianificare
l'intervento con precisione, condividendolo con altri due medici
esperti a distanza. "La realtà aumentata - sottolinea Ilaria
Tarantino, medico endoscopista ed esperta di endoscopia
biliopancreatica di ISMETT - oggi diventa strumento per la
condivisione di casi clinici tra esperti, per il training e il
tutoraggio di colleghi meno esperti e per una comunicazione
corretta e chiara tra medico e paziente".
Dopo la condivisione del caso , la telemedicina è stata
applicata all'endoscopia digestiva attraverso l'uso della realtà
immersiva per la cura di due pazienti affetti da stenosi
neoplastica della via biliare e stenosi dell'anastomosi biliare
post-trapianto di fegato.
La realtà immersiva è una forma di realtà virtuale in cui si
viene teletrasportati in un ambiente reale ma lontano.
Indossando degli speciali visori, i due medici da postazioni
distanti tra loro si sono "immersi" nella sala endoscopica dove
la dottoressa Ilaria Tarantino ha eseguito procedure di
Ecoendoscopia interventistica e Colangiografia Retrograda
Endoscopica, interagendo con l'equipe e muovendosi nella sala
come in una situazione di presenza reale. "Le metodologie
utilizzate presso il nostro centro - spiega Mario Traina,
direttore del Servizio di Endoscopia di ISMETT - rappresentano
la base della telemedicina del futuro. Infatti, presto con
questa tecnologia potremmo intervenire su pazienti di altri
ospedali senza spostarci dalla nostra sede. Questa possibilità
apre oggi scenari unici soprattutto in tema di percorsi
formativi e di confronto tra esperti."
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