(ANSA) - CALTAGIRONE, 18 AGO - Si è tolto la vita nel carcere
di Caltagirone, dove era detenuto dal 13 agosto scorso, Giuseppe
Randazzo,il ceramista di 50 anni arrestato dalla polizia per
l'uccisione della moglie, Catya Di Stefano, di 46 anni, dalla
quale si stava separando. L'uomo si è impiccato nella sua cella.
Proprio ieri il Gip di Caltagirone aveva convalidato il suo
arresto ed emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia
cautelare in carcere. Sulla morte dell'uomo ha aperto
un'inchiesta la Procura di Caltagirone. L'uomo era accusato di
avere ucciso, al culmine di una lite, la moglie davanti la porta
d'ingresso dell'abitazione della donna. La vittima aveva avviato
le pratiche per la richiesta della separazione. Il marito voleva
riallacciare la relazione ma la moglie era determinata ad andare
avanti. Il pomeriggio di cinque giorni fa Randazzo era andato ad
attenderla davanti casa per l'ennesimo tentativo di
riappacificazione. Ne è nato, invece, un violento alterco,
finito in tragedia. Lui è stato trovato dalla Polizia accanto
alla moglie, sotto choc, in lacrime e in evidente stato
confusionale. Agli agenti non ha saputo fornire alcuna
spiegazione sull'accaduto. La donna presentava delle lesione e
l'uomo aveva dei segni di colluttazione. Dopo un lungo
interrogatorio la Procura di Caltagirone aveva deciso di
disporre l'arresto. Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta causa
del decesso, che potrebbe essere un ematoma cerebrale interno o
asfissia. La vittima era un'operatrice socio sanitaria che
lavorava nell'assistenza di disabili del Calatino. (ANSA).