La musica è più forte del Green pass e non spegne il desiderio di cultura e concerti dal vivo.
All'Arena del Parco della Musica di Cagliari è il giorno del debutto del certificato verde, obbligatorio per poter assistere a spettacoli e concerti.
Anche il Teatro Lirico si adegua alle norme ministeriali. Prova superata egregiamente ieri sera con gli spettatori in ordinata e fluida fila per il controllo pass, scansionato dal personale del Lirico attraverso l'app scaricata sullo smartphone.
Un servizio di verifica efficiente che ha agevolato gli accessi e evitato assembramenti o rallentamenti nelle operazioni di ingresso. Si fa tutto in un attimo: bastano pochi istanti per verificare se tutto è in regola. "Documento di identità e Green Pass alla mano". E' l' invito rivolto al pubblico davanti al cancello dell' Arena di piazza Nazzari. Poi l'ormai consueto controllo della temperatura e l' igienizzazione delle mani.
La serata di ieri, penultimo appuntamento con la rassegna estiva "classicalparco" ha visto protagonista Arthur Fagen, importante e apprezzato direttore newyorkese. Ha guidato con il piglio e la classe di un grande maestro Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, che hanno risposto con grande concentrazione e qualità.
Un interprete elegante sul podio, in un repertorio raffinato per un viaggio nella cultura anglo-americana tra i grandi compositori del primo Novecento: Frederick Delius, Gustav Holst, George Gershwin. La serata si è aperta sulle note di "Appalachia - Variations on an old slave song" di Frederick Delius con le sue intense suggestioni, colori, sfumature, finezze musicali, arricchite dal contributo del Coro e del baritono Alessandro Carta.
Poi è stata la volta della "Fantasia Corale" del compositore inglese Gustav Holst con i versi di Robert Bridges interpretati dal Coro e la voce solista del bravo soprano Francesca Zanatta.
Due brani di rarissima esecuzione. Finale trascinante con la celebre Ouverture Cubana di George Gershwin con tutta la magia del variegato mondo delle percussioni che ha fatto immergere il pubblico tra le sonorità e i ritmi del mondo "latino".