(ANSA) - CAGLIARI, 07 AGO - Rivoluzionare la morfologia delle
attrezzature scolastiche per migliorare le opportunità di
apprendimento. È questa l'ambiziosa sfida di "Verso un'ecologia
della mente", progetto che orienta l'attenzione su un nuovo
concetto di spazio a misura di alunno e docente che si integra e
completa l'insegnamento e anzi, lo esalta, rendendo la scuola un
moltiplicatore di occasioni formative.
Lo studio, nato dall'idea dagli architetti Fabrizio Felici e
Alberto Olmo, sbarca in Sardegna con l'associazione isolana
Abbicultura, che ha coinvolto i Comuni di Aritzo, Belvì e Seulo,
nel Nuorese.
Si parte dall'idea che l'aula tradizionale con cattedra e banchi
rigidamente disposti in file, complici anche i nuovi limiti
imposti a causa della recente pandemia, non risponda più alle
esigenze di una didattica moderna. "Con Verso un'ecologia della
mente -afferma Fabrizio Felici, presidente di Abbicultura -
vogliamo invece proporre un concept innovativo in cui testare
nuovi modi e forme di insegnamento, tenendo ben presente
l'effetto di benessere psicologico legato alla connessione con
l'ambiente esterno, dato dalla presenza di ampie pareti vetrate
che rendono lo sfruttamento della luce naturale uno degli
elementi principali del progetto".
Un concetto di spazio con corridoi, aree pausa e ricreative che
vengono ridefiniti in funzione dello studente e diventano
funzionali e accoglienti per il massimo del comfort.
"Il progetto - ha dichiarato infine l'architetto Alberto Olmo -
è un'occasione che pur nascendo da un momento di emergenza può
aprire a un nuovo modo di fare scuola. Una scuola verde tanto
all'esterno quanto nelle menti dei giovani che la
frequenteranno. Non un imperativo categorico ma un'oscillazione:
verso un'ecologia della mente". (ANSA).