(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Un patto per lo sviluppo delle
comunità energetiche in Veneto. A siglarlo il Consiglio
nazionale dei periti industriali e dei periti industriali
laureati, l'Anci Veneto e Ancitel Energia e Ambiente con
l'obiettivo, recita una nota dei professionisti, di "mettere in
campo azioni orientate alla promozione dell'efficienza
energetica, all'uso delle energie rinnovabili e ovviamente alla
costituzione di Comunità energetiche rinnovabili". L'iniziativa
è stata annunciata oggi a Mestre, in occasione dell'evento "Le
comunità energetiche, motore di innovazione e di sviluppo,
evento voluto dal Consiglio nazionale dei periti industriali e
dei periti industriali laureati e realizzato in collaborazione
con Ancitel Energia e Ambiente srl, che rappresenta la seconda
tappa (dopo Napoli) di una serie di appuntamenti sul territorio
nazionale che toccheranno poi le città di Milano, Firenze,
Palermo e Bari. Governo e Parlamento, si legge, "hanno fatto la
loro parte stanziando con il Piano nazionale di ripresa e
resilienza oltre 2, 2 miliardi di euro per la concessione di
finanziamenti a tasso 0 fino al 100% dei costi ammissibili per
lo sviluppo delle comunità energetiche nei piccoli comuni (sotto
i 5.000 abitanti), le amministrazioni comunali non vogliono
essere da meno. Del resto, dopo l'attuazione delle direttive
europee e nazionali (si attende ora il decreto attuativo del
ministero per la Transizione ecologica per sfruttare i miliardi
previsti dal Pnrr), la palla passa proprio agli enti locali a
cui di fatto è affidato il compito di sviluppare in concreto una
nuova cultura della sostenibilità sul territorio. Proprio da
queste premesse nasce l'idea di un Protocollo d'intesa per lo
sviluppo di attività informative". "Quello delle comunità
energetiche è un tema che sta particolarmente a cuore del
Consiglio nazionale dei periti industriali" ha commentato il
presidente dell'Ordine Giovanni Esposito, parlando di "un
modello virtuoso che ci permette di efficientare i consumi
energetici nelle aree urbane più bisognose, peraltro in un
periodo di grande instabilità dei prezzi delle bollette per
famiglie e imprese, e di ridurre l'inquinamento ambientale
promuovendo uno sviluppo locale sostenibile. Dobbiamo uscire dal
vecchio paradigma dell'Ordine professionale lontano dalla realtà
concreta per diventare sempre di più quei soggetti che trainano
la transizione economica. Siamo i protagonisti di questo nuovo
dopoguerra tecnologico", si chiude la nota. (ANSA).