(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "È dovere deontologico dei
giornalisti essere sempre in prima linea nel contrasto ad ogni
forma di antisemitismo e di discriminazione di qualunque natura.
Bisogna rendersi conto che l'informazione è un bene essenziale
per la democrazia, che l'attività giornalistica va garantita in
quanto bene comune per i cittadini. Purtroppo non sempre alle
parole di sostegno alla libertà di stampa seguono decisioni ed
atti conseguenti da parte dei decisori politici. Serve un
impegno forte delle istituzioni per garantire il pieno diritto
di informare ed essere informati." lo ha afferma il presidente
del Consiglio nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli, in
occasione delle Giornata della Memoria. "Abbiamo di recente
assistito - prosegue - all'accostamento delle politiche di
contenimento della pandemia ai simboli dell'Olocausto e dei
campi di concentramento, con l'evocazione del nazismo. Parliamo
di una pericolosa e inaccettabile "banalizzazione" della Shoah,
frutto di fake news, ignoranza, e abile manipolazione del web da
parte di frange negazioniste. Il giornalismo professionale,
basato su una corretta rappresentazione dei fatti e sulla
raccolta ed elaborazione di fonti qualificate, costituisce uno
degli antidoti contro questi fenomeni che mirano a rimuovere la
memoria storica e ad alimentare il linguaggio dell'odio e
dell'intolleranza. Le continue aggressioni contro i giornalisti
ne sono una drammatica testimonianza." Il presidente parteciperà
nel pomeriggio al convegno promosso da Articolo21 sulla lotta
all'antisemitismo, presso al sede della Fnsi, la Federazione
nazionale della stampa. (ANSA).