(ANSA) - ROMA, 04 GEN - "Inaccettabile, incomprensibile e
finanche democraticamente avvilente, che, per l'ennesima volta,
la giustizia amministrativa del Lazio, con sentenza dello scorso
30 dicembre, si presti col proprio provvedimento di sospensione
a ricorsi palesemente ostativi e strumentali al rinnovo degli
organi territoriali e nazionali dei dottori commercialisti. Dopo
che il ministero della Giustizia ha nominato i commissari
straordinari per portare la categoria al voto, dobbiamo
assistere, infatti, all'ennesima manifestazione di prepotenza
giuridica del tribunale amministrativo, che, di fatto, sospende
a tutto gennaio l'attività elettorale" per il rinnovo dei
vertici dei professionisti. Ad esprimersi così il senatore di
Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, coordinatore della
Consulta parlamentari commercialisti, secondo cui "una categoria
di oltre 120.000 professionisti rimane, quindi, in balia di
ricorsi presentati, magari per finalità personalistiche, e
l'intera comunità rimane da mesi priva del ruolo direzionale di
una delle più importanti figure professionali. L'Italia, il
sistema produttivo italiano, in pieno fase di realizzazione del
Pnrr, non può accettare, che una categoria, quella dei
commercialisti, rimanga bloccata nel limbo per effetto di
qualche cavillo giuridico, ritenuto tale da sospendere
addirittura l'elezione degli organi di categoria". "Chiedo,
quindi, al ministro della Giustizia, al quale rivolgerò apposita
interrogazione, e agli organi di controllo ed autogoverno della
giustizia amministrativa - chiude de Bertoldi - di valutare
compiutamente i provvedimenti presi, individuando
contemporaneamente ogni strumento atto a ridare dignità e
rappresentatività alla categoria". (ANSA).