(ANSA) - ROMA, 05 LUG - "Equo compenso per i professionisti
da applicare indistintamente a tutte le imprese e le Pubbliche
amministrazioni". All'indomani della ripresa dell'iter
legislativo del disegno di legge in Commissione Giustizia della
Camera (che sbarcherà in Aula., secondo quanto previsto dal
calendario, giovedì 8 luglio, ndr), ProfessionItaliane,
l'Associazione che racchiude al proprio interno le
rappresentanze professionali di Cup e Rpt, chiede, recita una
nota, "una normativa chiara ed inequivocabile. Il principio
dell'equo compenso, infatti, va esteso a tutte le realtà
economiche e non limitato, come previsto dall'articolo 2 del
ddl, solo alle imprese che nel triennio precedente al
conferimento dell'incarico hanno occupato alle proprie
dipendenze più di sessanta lavoratori, o hanno presentato ricavi
annui superiori a 10 milioni di euro". "Siamo molto soddisfatti
dell'accelerazione che il Parlamento ha inteso dare ad un tema
così sentito all'interno della comunità degli Ordini
professionali. La ripresa economica che si è innescata nelle
ultime settimane, dopo un lungo periodo di crisi, rischia di
creare degli effetti distorsivi del mercato a sfavore del
professionista. Per questo motivo è quanto mai necessario e
urgente un quadro di riferimento legislativo inequivocabile",
spiega il presidente di ProfessionItaliane Armando Zambrano,
"Chiediamo al Parlamento", aggiunge la vicepresidente
dell'associazione, Marina Calderone, "di calare questo
provvedimento nella realtà del nostro Paese, che non è quello
preso in considerazione generalmente dalla legislazione
europea". ProfessionItaliane auspica che, "in una rinnovata
stagione di riforme, si possa arrivare al più presto
all'approvazione di un provvedimento determinante per il futuro
delle professioni", si legge, infine. (ANSA).