(ANSA) - ROMA, 10 AGO - Una "importante diminuzione
dell'Irpef da realizzarsi attraverso la maxi-riforma fiscale
annunciata dal ministro Roberto Gualtieri potrà essere
concretizzata, solo a fronte di una effettiva e reale' spending
review' da parte del Legislatore", giacché "se non diminuiscono
le spese e, in particolar modo, non si eliminano gli sprechi e
le rendite di posizione, così riducendo le necessità di cassa,
nessun effettivo alleggerimento delle imposte potrà essere
effettuato". Parola del vicepresidente del Consiglio nazionale
dei consulenti del lavoro Sergio Giorgini che, interpellato
dall'ANSA, esprime l'opinione della sua categoria sulle ipotesi
dell'Esecutivo per effettuare una revisione dell'assetto
tributario del Paese, con particolare riferimento all'Irpef. Per
il professionista, poi, "l'annunciato intervento sulla riforma
delle detrazioni e dei sussidi ambientali finalizzato a
riequilibrare "vecchie ingiustizie e arretratezze" con la
riduzione delle attuali agevolazioni - quali, ad esempio,
gasolio agricolo e carburanti per navi - sembra anticipare un
ulteriore carico impositivo sul mondo produttivo a favore di
ulteriori sussidi, anche di natura assistenziale, nei confronti
dei soggetti con minor reddito", e si teme che "la possibile
introduzione della proporzionalità pura dell'imposta in luogo
dell'attuale sistema progressivo per scaglioni di reddito e la
contestuale abolizione di alcune detrazioni, potrebbe di fatto
comportare, contrariamente alla 'ratio' della riforma
annunciata, l'aumento dell'imposta effettiva". Per Giorgini,
pertanto, "pur essendo ancora presto per comprenderne i riflessi
pratici della riforma 'in itinere', allo stato, sembra solamente
una rimodulazione del carico fiscale senza un effettivo taglio
delle imposte, con particolare penalizzazione per imprese e i
professionisti", conclude. (ANSA).