(ANSA) - ROMA, 07 AGO - "La proclamazione ufficiale dello
sciopero da parte delle sigle sindacali dei commercialisti è una
scelta giusta e inevitabile che trova il pieno sostegno del
Consiglio nazionale della categoria". E' quanto afferma il
presidente dei commercialisti italiani, Massimo Miani,
sostenendo che lo stop indetto dal 14 al 22 settembre è "un
esito inevitabile di fronte all'incredibile e ostinata volontà
da parte dell'Esecutivo di ignorare tutte le richieste di
dialogo avanzate in questi mesi dai commercialisti. Mai come
nelle drammatiche settimane del 'lockdown' la nostra categoria
ha fornito alle Istituzioni e al Paese una dimostrazione
concreta della insostituibilità della sua funzione al fianco di
imprese e cittadini. E mai come in queste circostanze le nostre
richieste di ascolto sono state tanto ragionevoli e ispirate al
buon senso. Per settimane abbiamo provato a far capire alla
politica sia che i nostri studi, impegnati dai tanti adempimenti
figli dell'emergenza Coronavirus, non hanno avuto il tempo
materiale per lavorare ai versamenti in scadenza il 20 agosto,
sia che le imprese italiane, nella stragrande maggioranza da noi
assistite, versano in una situazione di tale difficoltà che per
molte di loro sarà cosa davvero ardua onorare quegli stessi
versamenti", recita la nota. "Abbiamo avanzato proposte concrete
nel corso delle audizioni parlamentari alle quali ci è stato
chiesto di partecipare, abbiamo ripetutamente e pacatamente
illustrato le nostre ragioni ad esponenti dell'esecutivo e di
tutte le forze parlamentari, abbiamo portato avanti un'azione
congiunta con tutti gli Ordini professionali perché questo mondo
tanto significativo per il sistema produttivo italiano trovasse
finalmente ascolto. Così non è stato. Di fronte alla sordità
dell'Esecutivo la scelta dello sciopero è dunque giusta e
inevitabile e per questo il Consiglio nazionale la sostiene con
forza", chiosa Miani. (ANSA).