(ANSA) - ROMA, 09 APR - No alle sanzioni per gli spostamenti
dei professionisti che vanno nei loro studi: è il messaggio del
Consiglio nazionale dei commercialisti al capo della Polizia, il
prefetto Franco Gabrielli. "In questi giorni, ci sono purtroppo
giunte segnalazioni relative ai casi di alcuni nostri colleghi
fermati e sanzionati dalle forze dell'ordine mentre si stavano
recando presso i loro studi professionali. Ci auguriamo che
queste situazioni possano essere evitate in futuro", scrive il
numero uno della categoria professionale, Massimo Miani,
puntualizzando come quella dei commercialisti sia "un'attività
essenziale svolta per contribuenti e aziende". Con riferimento
all'applicazione delle misure restrittive imposte per limitare
la diffusione del Covid-19 e le specifiche ragioni per le quali
è autorizzata l'uscita dalle proprie abitazioni, tra le quali è
contemplata quella di svolgimento di attività lavorativa
necessaria, "mi è doveroso rappresentarle - recita la missiva -
che i commercialisti, per le caratteristiche dei servizi
professionali che forniscono a contribuenti ed aziende, devono
recarsi nei loro studi e che tale necessità può aver luogo anche
nei giorni festivi e al di fuori dei normali orari di lavoro.
Come a lei ben noto - prosegue Miani - la nostra categoria in
queste settimane di emergenza sta svolgendo attività
professionali essenziali, principalmente in materia fiscale e di
lavoro, a supporto di cittadini ed imprese e soprattutto delle
piccolissime realtà produttive del Paese che si avvalgono dei
nostri iscritti per adempiere alle loro obbligazioni o accedere
a servizi della Pubblica amministrazione", si legge, infine.
(ANSA).