(ANSA) - ROMA, 25 MAR - La condizione emergenziale che
stiamo attraversando rende "assolutamente indispensabile una
sospensione generalizzata, per tutto il territorio nazionale e
per tutti i contribuenti, quanto più prolungata possibile, degli
adempimenti e dei termini di versamento", ma occorre pure
"prevedere che i versamenti sospesi debbano essere effettuati,
senza applicazione di sanzioni e interessi, in forma rateale non
inferiore a sei mesi a decorrere dal mese successivo a quello di
termine del periodo di sospensione". Lo invoca il Consiglio
nazionale dei commercialisti, nel documento con proposte
emendative al decreto Cura Italia, inviato alla commissione
Bilancio del Senato, in cui si legge, tra l'altro, che l'Ordine
professionale chiede di estendere "l'ambito di applicazione
della cassa integrazione in deroga alle aziende rientranti
esclusivamente nel campo di applicazione della cassa
integrazione straordinaria, in mancanza di ulteriori misure
specifiche". A giudizio dei commercialisti, poi, va introdotta
una "clausola di salvaguardia relativamente a tutte le norme a
carattere agevolativo ovvero relative all'accesso a regimi
particolari di applicazione di imposte e altri tributi che fanno
dipendere i benefici accordati dalla legge al rispetto di
specifici termini o condizioni che, considerata la situazione di
emergenza in atto, non possono essere correttamente rispettati
(si pensi, ad esempio, al mancato rispetto della condizione di
vendere entro l'anno l'immobile precedentemente acquistato
prevista per beneficiare dell'agevolazione "prima casa" ai fini
dell'imposta di registro)", e ciò, si chiude la nota, "anche al
fine di evitare inutili contenziosi". (ANSA).