(ANSA) - ROMA, 20 MAR - "I nostri liberi professionisti sono
direttamente coinvolti dall'emergenza sanitaria in atto,
coinvolti in quanto presenti al loro posto di lavoro al servizio
di cittadini e Stato, e coinvolti perché i futuri scenari
sanitari ed economici li vedranno ulteriormente in difficoltà. I
mesi che verranno saranno difficilissimi, sul fronte della
tenuta della nostra economia e delle ricadute sul mondo del
lavoro". E' l'appello della presidente della Federazione
nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici Nausicaa
Orlandi, contenuto in una nota, in cui si rammenta che "il
decreto Cura Italia prevede l'assegnazione di un'indennità pari
a 600 euro per il mese di marzo 2020", ma "da tale beneficio
sono esclusi i liberi professionisti iscritti agli Ordini",
mentre "una delle poche misure di sostegno dedicate agli
iscritti agli Ordini professionali che hanno cessato, ridotto, o
sospeso l'attività in conseguenza dell'emergenza epidemiologica
in atto, è quella che prevede la costituzione di un apposito
'Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori
danneggiati dal virus Covid-19', la cui finalità sarà quella di
garantire, a tali soggetti, il riconoscimento di un'indennità
per l'anno 2020 nel limite di spesa complessivo per tutti i
lavoratori dipendenti ed autonomi di 300 milioni di euro". Per
Orlandi, "non possiamo rischiare che un universo di competenze
come quello costituito dai professionisti ordinistici, sia
sacrificato, perché non adeguatamente sostenuto dallo Stato e
abbandonato a se stesso", si chiude la nota. (ANSA).