(ANSA) - ROMA, 12 FEB - "Il nostro auspicio è che la
legislazione in materia fiscale torni finalmente a mettere al
centro dell'attenzione i principi fondamentali dello Statuto dei
diritti del contribuente, in modo da realizzare un sistema
fiscale caratterizzato da maggiore stabilità e certezza, con
adempimenti a carico dei contribuenti più semplici e ridotti nel
loro numero", così da "restituire anche a noi professionisti
condizioni di lavoro dignitose nell'assolvimento delle nostre
funzioni". Ad affermarlo il presidente del Consiglio nazionale
dei commercialisti Massimo Miani, alla vigilia degli Stati
generali della categoria, che si terranno domani, 13 febbraio,
alla 'Nuvola', a Roma. Per il numero uno dei professionisti,
infatti, le cifre sulla produzione normativa (ad esempio,
nell'ambito dell'ultima riforma fiscale, quella del 2014, "sono
stati emanati, tra il 2014 e 2015, 11 decreti legislativi di
attuazione, corrispondenti ad un totale di 168 articoli e 490
commi") e sui testi dell'Amministrazione finanziaria ("4.367
documenti di prassi, per un totale di 57.571 pagine" di Agenzia
delle Entrate, ministero dell'Economia e Guardia di Finanza e,
solo nel 2017, "sono state pubblicate dall'Agenzia 28 Circolari,
per un totale di 1.182 pagine, 161 Risoluzioni, per un totale di
823 pagine, e 239 Provvedimenti, per un totale di 1.073 pagine")
testimoniano un "vero e proprio ginepraio normativo e
applicativo, difficile da gestire e da interpretare, che
costringe gli studi professionali a lavorare, il più delle
volte, in condizioni di emergenza, con disagi che si
ripercuotono ingiustamente sui contribuenti", conclude Miani.
(ANSA).