(ANSA) - ROMA, 05 MAG - Il datore di lavoro è tenuto a
informare tutti i dipendenti in merito alle disposizioni delle
Autorità, come "l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in
caso di febbre (oltre 37,5 gradi), o di mantenere la distanza di
sicurezza" in ufficio, mentre per quel che concerne "l'accesso
di clienti, fornitori e visitatori esterni è utile ricevere
sempre per appuntamento, richiedere l'utilizzo di mascherine
chirurgiche e guanti monouso, e ridurre il tempo di attesa nelle
sale di aspetto", assicurando pure la "pulizia giornaliera degli
ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Si
invita ad utilizzare detergenti a base di alcool", così come
"occorre garantire la pulizia a fine giornata/turno e la
sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con
adeguati detergenti, e negli uffici". Sono alcune delle 12
regole messe a punto da Confprofessioni, che nella 'fase 2' del
Coronavirus ha realizzato le linee guida per la salute e
sicurezza di datori di lavoro, dipendenti e clienti negli studi
professionali. Tra gli altri punti fissati, si legge in una
nota, quello secondo cui "gli spostamenti all'interno dello
studio devono essere limitati al minimo indispensabile" ed
essendo "preferibile non svolgere riunioni in presenza, laddove
necessarie, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà
essere ridotta al minimo la partecipazione", conclude la
Confederazione di diverse categorie di professionisti. (ANSA).