(ANSA) - FIRENZE, 07 NOV - "E' dovere dello Stato, anche in
ossequio ai nostri principi costituzionali, garantire che un
lavoratore abbia una retribuzione proporzionata alla quantità e
qualità del suo lavoro: professionista è un lavoratore, libero
ed indipendente, ma pur sempre un lavoratore", pertanto "appare
assai strano che mentre per i dipendenti sia prevista per legge
una retribuzione minima, lo stesso non sia più previsto per i
professionisti con la falsa scusante della libera concorrenza.
La concorrenza tra i professionisti deve essere basata
innanzitutto sulla competenza prima che sull'onorario". Parola
del presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Cesare
Felice Giuliani, convinto che, "a parità di onorario minimo, si
andrà dal professionista più competente, innescando così il vero
circolo virtuoso della competizione tra professionisti basato
sulla rispettiva preparazione tecnica e senza più la necessità,
anzi l'obbligo, di quei crediti formativi che sono stati
introdotti forse non a caso, perché - ha scandito nel discorso
inaugurale del congresso nazionale del Notariato, nel Teatro del
Maggio fiorentino - si è giustamente immaginato che con
l'abolizione delle tariffe sarebbe diminuita la voglia di
aggiornamento, considerati i compensi non più parametrati alla
preparazione". (ANSA).