(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Il decreto legge "Disposizioni
urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le
politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili"
approvato ieri dal Consiglio dei Ministri "contiene
l'abrogazione della disposizione che prevedeva che, a partire
dal primo gennaio 2019 il Libro unico del lavoro avrebbe dovuto
essere tenuto in modalità telematica presso il Ministero del
Lavoro, demandando ad un decreto ministeriale (ad oggi non
emanato) l'individuazione delle modalità tecniche ed
organizzative della tenuta". Lo scrive in una nota il Consiglio
nazionale dei consulenti del lavoro, ricordando come, "finora,
però, nulla era stato fatto proprio per la farraginosità delle
procedure da attuare" ed evidenziando di aver, "già nel 2015,
nel corso delle audizioni parlamentari sui decreti attuativi del
Jobs Act, evidenziato la mancanza di indicazioni atte a chiarire
le finalità della tenuta telematica del Libro unico del lavoro e
il raccordo con gli altri flussi, quali Uniemens e modello 770".
Si tratta, afferma la presidente dei consulenti del lavoro
italiani Marina Calderone, di "un grande passo avanti verso la
semplificazione amministrativa. A tal proposito, la
denominazione 'telematico' non deve trarre in inganno: la nuova
tenuta del Libro unico avrebbe, infatti, rappresentato un
ulteriore aggravio di adempimenti per aziende e professionisti,
a cui il ministro Luigi Di Maio ha posto rimedio", si chiude la
nota. (ANSA).