(ANSA) - ROMA, 09 APR - La modifica della platea di
riferimento dei destinatari dell'indennità di 600 euro prevista
dal decreto Cura Italia, limitata ai soli professionisti
iscritti esclusivamente all'Ente di previdenza privato, "ha
obbligato i diversi Enti, compresa la Cassa dei dottori
commercialisti (Cnpadc), a bloccare il pagamento
dell'indennizzo a tutti gli iscritti non potendo, sulla base
delle istanze correttamente presentate, individuare coloro che
risultano avere altra posizione previdenziale", così restan
ferme "le circa 25.000 domande, per le quali era stato disposto
il pagamento già per la giornata di domani". Lo fa sapere la
Cassa previdenziale dei dottori commercialisti, il cui
presidente Walter Anedda informa che, per poter saldare
l'indennità, "dovremo ora richiedere un'integrazione alla
dichiarazione presentata, con relativa verifica successiva e, di
conseguenza, con uno slittamento della data di pagamento",
intanto tutti i colleghi "che sono anche lavoratori dipendenti
(si pensi ai docenti), sulla base delle nuove disposizioni
governative, saranno esclusi" dal 'gettone'. E non è tutto,
incalza, visto che, "confusione per confusione, è giusto
ricordare che è appena stato approvato il maxiemendamento alla
legge di conversione del Cura Italia, questa volta rivedendo
invece la platea dei pensionati, e limitando la preclusione solo
a coloro che" hanno trattamenti di anzianità e vecchiaia. In
sintesi un decreto legge, con decreto ministeriale attuativo,
modificato da altro decreto che dovrà esser convertito, il cui
testo è, però, modificato potenzialmente dalla legge di
conversione del primo" provvedimento. "Se avete mal di testa -
si sfoga, in conclusione il numero uno della Cnpadc - non siete
i soli". (ANSA).