Short implant.

Quando, quindici anni fa, il Dottor Ennio Calabria ha cominciato ad utilizzare lo Short Implant, nel suo studio di Lamezia Terme in provincia di Catanzaro, forse non immaginava che questa tecnica di implantologia dentale potesse rappresentare, oggi, il futuro dell'implantologia moderna.

Coadiuvato dai due figli Gianmarco ed Elena, il Dottor Ennio Calabria è diventato un punto di riferimento per chi deve affrontare un intervento sottocrestale, con la sicurezza della riuscita, senza metodi cruenti e con tempi di ripresa molto brevi. Con la Short Implant, infatti, si può intervenire anche su mascellari atrofici con poca disponibilità di osso.

Questa tecnica innovativa è spiegata dal Dottor Calabria nel suo libro uscito nel Marzo del 2021, dal titolo: "Short Implant di ultima generazione, nuove prospettive"; in cui l'odontoiatra fa riferimento alla possibilità di superamento delle tecniche tradizionali in quanto, anche dal punto di vista scientifico, non è dimostrato che siano più efficaci. Si è scoperto, infatti, che 3 o 5 millimetri di osso, in molti casi, sono sufficienti per eseguire un impianto e restituire l'elemento dentario al paziente, di conseguenza, evitando interventi chirurgici aggiuntivi.

"Ormai da più di quindici anni- spiega il Dottor Ennio Calabria - nel mio studio presente a Lamezia da quattro generazioni, utilizziamo solo questa nuova tecnica in quanto, allo stato attuale, non esistono studi clinici che possano giustificare le tecniche tradizionali più invasive poiché i risultati sono identici. Infatti, previa verifica dell’altezza ossea nella sezione mascellare attraverso una rx- ortopantomografia e, se necessario, degli spessori con una tac, sulla base dei risultati, si può intervenire con un Ultra Short Implant, su una disponibilità di 3 millimetri di osso e con uno Short Implant, sulla disponibilità di 5 millimetri di osso. I risultati sono sempre soddisfacenti per il paziente. Questa nuova implantologia non utilizza materiali di riempimento, che possono portare a complicanze operatorie e si avvale anche della connessione conometrica pura, importante tassello del futuro dell'implantologia.”