(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 06 GIU - Il progetto "OK open
knowledge", finanziato a valere sui fondi "Pon Legalità 2014
-2022 Asse 5" e attuato da Unioncamere con la collaborazione di
SiCamera e Istituto Tagliacarne, è nato con l'obiettivo di
promuovere presso le istituzioni e la società civile l'utilizzo
del portale "Open data aziende confiscate", per far emergere la
sua funzione di supporto informativo delle strategie e delle
azioni volte alla gestione e valorizzazione delle aziende
confiscate. In qualità di partner del progetto, la Camera di
commercio di Reggio Calabria è stata parte attiva nella
realizzazione di un percorso articolato in varie fasi: ad una
prima fase di carattere info/formativo rivolta agli stakeholder
potenzialmente interessati, realizzata attraverso un roadshow e
dei webinar territoriali, è seguita la realizzazione di un ciclo
di laboratori, volti ad approfondire una tra le tematiche
ritenute significative e che per la Camera di commercio di
Reggio Calabria ha riguardato le modalità di analisi desk dello
stato di salute delle aziende sequestrate e confiscate.
Il Convegno finale, è scritto in una nota, "ha rappresentato
la chiusura di questo percorso, attraverso un bilancio delle
attività svolte e la presentazione dei risultati raggiunti e
soprattutto delle proposte operative che, inserite nel Quaderno
dei lavori del progetto, costituiscono il contributo sul tema
apportato a livello nazionale ed europeo dalla Camera di
commercio, assieme a tutti i soggetti territoriali coinvolti
(Anbsc, Prefettura, Tribunale, Odcec e Ordine degli Avvocati,
Amministratori giudiziari) ed agli esperti che hanno coordinato
le attività".
"La partecipazione al Progetto OK Open Knowledge ha dato
continuità e maggior risalto ad un percorso che la Camera
persegue da anni - ha dichiarato il presidente Antonino
Tramontana -. Il tema dell'analisi delle aziende, con
particolare riferimento agli strumenti attraverso i quali
analizzare lo stato di salute delle aziende confiscate, è un
tema che conosciamo bene; e che ci vede impegnati
quotidianamente in attività di supporto alle imprese del
territorio con azioni volte a consentire alle imprese di
superare momenti di crisi come, ad esempio, quelli derivanti
dall'eccessivo sovraindebitamento. Senza dimenticare che la
restituzione delle imprese sottratte dalla criminalità
organizzata al territorio, alle cooperative, all'economia sana,
al di là del suo valore altamente simbolico, rappresenta una
importante risorsa per il territorio, sia in termini economici
che occupazionali e testimonia l'impegno della Camera per
preservare e supportare tutte le imprese del territorio".
Il convegno, conclude la nota, "ha registrato la
partecipazione di tanti amministratori giudiziari ed è stato
moderato dal segretario generale della Camera Natina Crea ed
animato dagli interventi degli esperti Stefania Di Buccio e
Alessandro Servadei, con il contributo di Giuseppe Del Medico di
Unioncamere nazionale e le testimonianze di Natina Pratticò,
presidente della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di
Reggio Calabria, di Giuseppe Quattrone, dirigente dell'Anbsc, di
Stefano Maria Poeta, presidente dell'Odcec di Reggio Calabria e
di Rosario Maria Infantino, presidente dell'Ordine degli
Avvocati di Reggio Calabria". (ANSA).