(ANSA) - PERUGIA, 28 DIC - Il 2021 è stato un anno
movimentato per l'immobiliare con gli investimenti in crescita
sia per l'acquisto delle abitazioni sia per le ristrutturazioni.
E' quanto emerge dal Report a cura di Mauro Cavadenti
Gasperetti del comitato di vigilanza della Borsa Immobiliare
dell'Umbria. "Volumi importanti che hanno confermato la
ripresa sulla spinta degli incentivi fiscali e sull'affidabilità
del mattone che - evidenzia Cavadenti Gasperetti nel suo focus -
rimane un punto di riferimento per le famiglie".
Le previsioni per il 2022 - è detto in una nota della Camera di
commercio dell'Umbria - confermano la tendenza alla crescita con
compravendite che avranno soprattutto come protagonisti i
giovani che sono alla ricerca della prima casa, spinti dagli
incentivi dei bonus dedicati agli Under 36. Un aiuto importante
grazie alla garanzia dello stato che sostituisce quella
normalmente prestata dai genitori per accedere al mutuo per
l'acquisto. L'ottimismo è dettato da due fattori principali:
il primo è quello della proroga dei Bonus casa; il secondo è
quello relativo ai prezzi degli immobili che in Umbria sono
appetibili in quanto non hanno subito variazioni in aumento
rilevanti. Gli immobili con i prezzi più bassi sono quelli
classificati come "da ristrutturare" che possono essere
riqualificati abbattendo i costi per i lavori grazie agli
incentivi fiscali.
La Borsa Immobiliare dell'Umbria da anni elabora un listino dei
prezzi trimestrali che riguarda i principali comuni umbri
classificando gli immobili per stato di manutenzione e per
ubicazione. Per comprendere i valori è stata creata una tabella
dove sono riportati i prezzi di vendita minimi e massimi degli
immobili da ristrutturare in 35 comuni della regione. Tra
questi, Perugia ha uno dei più ampi ventagli che va dai 300
della periferia fino ai 1.200 del centro storico, Terni da 300 a
900, Assisi da 500 a 1.100, Città di Castello da 400 a 1000,
Foligno da 350 a 550, Gubbio da 300 a 750, Orvieto da 400 a
1200, Spoleto da 300 a 900, Todi da 300 a 1000.
"Prezzi bassi, incentivi fiscali, sconti in fattura che si
trasformano in fondo perduto, tassi dei mutui convenienti, nuove
esigenze abitative - assicura Cavadenti Gasperetti - sono gli
elementi in grado di incentivare l'interesse verso
l'investimento immobiliare che oggi è al centro della ripresa
economica del paese" (ANSA).