(ANSA) - BOLOGNA, 20 FEB - A fine 2019 le imprese attive
giovanili in Emilia-Romagna sono risultate 29.445, il 7,4% delle
imprese regionali, la quota più bassa tra le regioni italiane.
In un anno la perdita è stata di 678 imprese (-2,3%), mentre le
altre imprese sono diminuite dello 0,6%. A livello nazionale
scendono a 488.409 (-2,7%), pari al 9,3% del totale, mentre le
altre imprese mantengono sostanzialmente invariata la loro
consistenza. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese
delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere
Emilia-Romagna.
La diminuzione delle imprese giovanili continua a essere
determinata dal pesante crollo delle imprese delle costruzioni
(-415 unità, -7,2%); flessione anche delle imprese dell'insieme
dei servizi (-218, -1,1%). Nel commercio la riduzione è marcata,
ma in rallentamento (-161 imprese, -2,1%), mentre l'aggregato di
tutti gli altri settori dei servizi torna a mostrare una leggera
flessione (-57 imprese, 0,5%). Sensibile anche la riduzione
dell'industria (-73 unità, -3,3%), mentre il contributo positivo
dell'agricoltura è stato marginale (+28 imprese, +1,1%). La
riduzione delle imprese giovanili è principalmente da attribuire
alla flessione molto ampia delle ditte individuali (-577 unità,
-2,5%) e alla più rapida contrazione delle società di persone
(-7%, -142 unità). Resta forte la crescita delle società di
capitale (+2,1%, 100 unità); anche le imprese costituite sotto
altre forme, cooperative e consorzi, hanno subito un'ulteriore e
più pesante riduzione (-16,1%).(ANSA).
Unioncamere E-R, si riduce flessione delle imprese giovanili
Sono oltre 29mila, in un anno ne sono andate perdute 678 (-2,3%)
