(ANSA) - CATANZARO, 8 DIC - "Potrebbe esserci una
manomissione di atti, se non addirittura un calcolato ritardo di
70 giorni nell'emissione di un decreto, dietro la brutta storia
della Camera di Commercio che sta vedendo, ancora una volta, il
Capoluogo mortificato e martoriato dal peggiore presidente della
storia che la Regione abbia mai avuto. Giulio Andreotti
sosteneva che a pensare male si fa peccato, però spesso
s'indovina. Non a caso, questa brutta storia nasce con l'anomala
estromissione di Paolo Abramo, unico presidente uscente d'Italia
a non essere confermato nel commissariamento. Ricordiamo a tutti
che a Paolo Abramo, Oliverio preferì un professionista cosentino
a lui molto vicino". Lo sostiene, in una dichiarazione, il
consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini.
Sarebbe intanto interessante sapere dal presidente Oliverio -
aggiunge Tallini - come mai il decreto DPGR n.87 del 7 settembre
scorso con cui veniva convocato per il successivo 17 settembre
l'insediamento della nuova Camera di Commercio di Catanzaro ha
impiegato ben 70 giorni prima di essere notificato agli
interessati. Forse perché il 18 settembre sarebbe entrata in
vigore la nuova legge di riforma delle Camere di Commercio e in
tal modo si sarebbe impedita la legittima e democratica
costituzione del Consiglio camerale di Catanzaro? A rendere
ancora più serio il nostro dubbio è intervenuto un secondo
decreto, quello del 16 novembre, vale a dire solo 24 ore prima
del legittimo insediamento della Camera, con cui la data della
convocazione viene spostata al 28 novembre. Data in cui il
commissario Sganga, professionista cosentino come già detto
vicino alle posizioni del presidente Oliverio, si presenta
all'insediamento del consiglio camerale per 'notificare' la
presunta illegittimità della seduta poiché questa si sarebbe
tenuta dopo l'entrata in vigore della riforma in data 18
settembre. Cosa dire? C'è da restare sbigottiti. La Regione
impiega 70 giorni per notificare il decreto di convocazione
della nuova Camera di Commercio di Catanzaro, probabilmente, ma
questo dovranno stabilirlo gli organi preposti, allo scopo di
fare saltare l'insediamento del 17 settembre e consentire la
proroga del commissario amico di Oliverio. Se ciò dovesse essere
confermato da eventuali indagini, saremmo di fronte ad un
inaccettabile e illegale blitz degli uomini di Oliverio per
impedire la nomina di un presidente catanzarese. Se Oliverio è
estraneo a questa manovra, promuova subito un'inchiesta interna
per stabilire chi e perché ha tenuto nascosto nei cassetti il
decreto che avrebbe consentito l'elezione del nuovo presidente
il 17 settembre".
"Intanto, noi chiediamo al presidente Daniele Rossi -
conclude il consigliere regionale - di andare avanti in questa
battaglia di dignità poiché ha e avrà al suo fianco tutte le
forze sane della nostra città e della nostra provincia, stanche
di essere mortificate da quel gruppo di potere che si annida nel
palazzo della cittadella regionale. E comunque, a prescindere da
quello che farà il presidente Oliverio, il sottoscritto
inoltrerà un'interrogazione urgente finalizzata a conoscere le
ragioni per cui un decreto così importante, anche per le forze
economiche della Calabria, sia pervenuto con 70 giorni di
ritardo". (ANSA).