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8 marzo: aumentano le donne in Vaticano, a quota 1.165

In ruoli apicali però sono meno del 5%

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 MAR - Negli ultimi dieci anni il numero delle donne impiegate in Vaticano è aumentato raggiungendo quota 1.165. Mai prima d'ora il numero di dipendenti donne e la loro incidenza sul totale del personale è stato così alto, secondo un'indagine svolta da Vatican News presso le autorità vaticane competenti. Durante il pontificato di Francesco è aumentato anche il numero di donne nelle posizioni dirigenziali.
    Il Papa ha attualmente 1.165 dipendenti donne, rispetto alle 846 di inizio pontificato nel 2013. La percentuale di donne che lavorano in Vaticano è salita in questi dieci anni da quasi il 19,2 al 23,4% di oggi. L'aumento delle donne impiegate è ancora più pronunciato se si guarda esclusivamente alla Santa Sede, cioè alla Curia romana. Qui la percentuale di donne è passata dal 19,3 al 26,1% negli ultimi dieci anni. Ciò significa che più di un dipendente su quattro della Santa Sede è ora una donna, in cifre assolute 812 su 3.114.
    Nella scala su dieci livelli utilizzata in Vaticano, la maggior parte delle donne della Curia si trova da molti anni al sesto e al settimo livello; esercitano quindi professioni che di solito richiedono un titolo accademico. Oggi presso la Santa Sede, cinque donne ricoprono il grado di sottosegretario e una il grado di segretario. Al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco ha nominato per la prima volta nel 2021 un segretario donna, la religiosa italiana Alessandra Smerilli. Si tratta dell'incarico più alto mai ricoperto da una donna presso la Santa Sede. I sottosegretari donna invece prestano servizio presso i Dicasteri per gli Istituti di Vita Consacrata, per i Laici, la Famiglia e la Vita (due sottosegretari donna), per la Cultura e l'Educazione e infine presso la Segreteria di Stato, dove, tuttavia, il sottosegretario Francesca Di Giovanni (70 anni) lascerà presto l'incarico per raggiunti limiti di età. Anche la Segreteria generale del Sinodo ha un sottosegretario donna, la religiosa francese Nathalie Becquart.
    Con Papa Francesco le nomine di donne a posizioni dirigenziali si sono moltiplicate, anche se meno del cinque per cento di tutti i ruoli dirigenziali in Curia risultano attualmente affidati a donne e per il momento non c'è un prefetto donna come "numero uno" di un'autorità di Curia. Nello Stato della Città del Vaticano, Papa Francesco ha nominato due donne in posizioni di vertice nei dieci anni del suo pontificato: nel 2016, Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, e nel 2022, suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato. (ANSA).
   

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