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Papa: Natale non per comprare, ma per dare agli altri

Giornata poveri, ricorda d.Malgesini. "No a contagio indifferenza"

    Mentre nelle cronache dominano le previsioni su come potrà essere il prossimo Natale, tra cenoni 'vietati', feste solo tra 'parenti stretti', e ipotesi di restrizioni alleggerite per favorire lo shopping dell'ultim'ora, una ricetta diversa la dà il Papa, in occasione della Giornata mondiale dei poveri. "Si avvicina il tempo del Natale, il tempo delle feste. Quante volte, la domanda che si fa tanta gente è: 'Cosa posso comprare? Cosa posso avere di più? Devo andare nei negozi ad avere, a comprare'. Diciamo l'altra parola: 'Cosa posso dare agli altri?'. Per essere come Gesù, che ha dato sé stesso e nacque proprio in quel presepio", suggerisce nella messa celebrata in San Pietro, all'Altare della Cattedra, in presenza di un centinaio tra senzatetto e persone indigenti, accompagnati dalle associazioni caritative.

    Un po' la prova generale, tra l'altro, dei riti papali con partecipazioni contingentate e dirette streaming che si prevedono per le prossime feste, dalla messa della Notte di Natale, alla benedizione 'Urbi et Orbi', fino alle celebrazioni di Capodanno e dell'Epifania: le decisioni si prenderanno a ridosso dei rispettivi appuntamenti, dati Covid alla mano - trapela da Oltretevere -, ma nulla lascia pensare a particolari aperture, visto l'andamento della seconda ondata pandemica.

    E nell'omelia, pensando ancora agli effetti del Coronavirus, Francesco esorta: "Oggi, in questi tempi di incertezza e fragilità, non sprechiamo la vita pensando solo a noi stessi, con l'atteggiamento dell'indifferenza. Non illudiamoci dicendo: 'C'è pace e sicurezza!'. San Paolo ci invita a guardare in faccia la realtà, a non lasciarci contagiare dall'indifferenza".

    "I poveri sono al centro del Vangelo: il Vangelo non si capisce senza i poveri", afferma nella quarta Giornata mondiale ad essi dedicata, da lui stesso istituita, mentre numerose sono le iniziative di distribuzione pasti, e mentre l'ambulatorio medico sotto il Colonnato effettua anche tamponi gratis. "Se non vogliamo vivere poveramente, chiediamo la grazia di vedere Gesù nei poveri, di servire Gesù nei poveri", invita ancora Bergoglio.

    "Alla fine della vita - osserva - sarà svelata la realtà: tramonterà la finzione del mondo, secondo cui il successo, il potere e il denaro danno senso all'esistenza, mentre l'amore, quello che abbiamo donato, emergerà come la vera ricchezza". "Quanta gente passa la vita solo ad accumulare, pensando a 'stare bene' più che a 'fare del bene' - sottolinea -. Ma com'è vuota una vita che insegue i bisogni, senza guardare a chi ha bisogno!". E "la più grande povertà da combattere è la nostra povertà d'amore".

    Per il Pontefice, un esempio di chi vive Così, "servendo", vedendo "Gesù nei poveri", è don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso a coltellate a Como, il 15 settembre scorso, da una delle persone indigenti a cui forniva aiuto. "Questo prete - ricorda - non faceva teorie; semplicemente, vedeva Gesù nel povero e il senso della vita nel servire. Asciugava lacrime con mitezza, in nome di Dio che consola". "Quest'uomo aveva compreso che doveva tendere la sua mano ai tanti poveri che quotidianamente incontrava, perché in ognuno di loro vedeva Gesù", conclude Francesco.

    E proprio "tendi la mano al povero", tema di questa Giornata mondiale, è il refrain ribadito da Francesco all'Angelus, perché "il povero è Cristo". "C'è tanta fame, anche nel cuore delle nostre città - avverte -. E tante volte noi entriamo in quella logica dell'indifferenza. Il povero è lì e noi guardiamo da un'altra parte". "Tendi al tua mano al povero. E' Cristo - ripete -. Sì, alcuni dicono, 'ma, questi preti, questi vescovi, che parlano dei poveri, ma noi vogliamo che ci parlino della vita eterna'. Guarda, fratello e sorella, i poveri sono al centro del Vangelo. E' Gesù che ci insegnato a parlare ai poveri. E' Gesù che è venuto per i poveri. Tendi la tua mano al povero. Hai ricevuto tante cose, e tu lasci che tuo fratello, tua sorella muoia di fame?".

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