(ANSA) - TRIESTE, 11 APR - Nel 2022 il numero di assunzioni
in Fvg nel settore privato (esclusi lavoratori domestici e
operai agricoli) è aumentato del 12,4% rispetto al 2021: da
143mila a 161mila, quasi 18mila unità in più, valore superiore
(di circa 14.500 unità) anche a quello del 2019, prima della
pandemia. Lo rende noto il ricercatore dell'Ires Fvg Alessandro
Russo che ha rielaborato dati Inps.
Nella seconda parte del 2021, spiega Russo, si osserva però
un rallentamento della domanda di lavoro; la crescita si è
concentrata nei primi 5 mesi, da giugno in poi i dati sono
allineati al 2021. Dinamica evidenziata anche dall'Istat.
Sono cresciute in termini relativi assunzioni a tempo
indeterminato (23mila quasi 4.800 in più, +25,8%), in valori
assoluti l'incremento più rilevante ha riguardato quelle a
termine (+4.900 unità, +8,3%). Solo nel 2015 si è avuto un
valore più elevato (quasi 30.000), anche grazie ai forti sgravi
contributivi introdotti quell'anno. Sono notevolmente aumentati
anche i contratti stagionali (+20,5%), a testimonianza del buon
andamento del comparto turistico. A livello territoriale la
provincia di Udine presenta la maggiore variazione positiva
(+16,5%); poi Trieste (+13,5%), Gorizia (+11,9%) e Pordenone
(+4,6%).
Nel 2022 sono aumentate anche le interruzioni dei rapporti di
lavoro (da 131.000 a 156.000, quasi il 19% in più). Le
dimissioni dei lavoratori sono sempre più diffuse, nel biennio
2021-2022 hanno superato il 75%. A Pordenone ha superato l'80%,
è una tra le più elevate d'Italia.
Le cessazioni di natura economica hanno un peso sempre minore
(13,6%) ma sono aumentati i licenziamenti disciplinari dei
lavoratori a tempo indeterminato (dal 2,5% nel 2014, al 5,8%).
Mancano però esercenti e addetti alla ristorazione, personale
non qualificato nei servizi di pulizia e addetti alle
vendite; e poi operai specializzati in edilizia e manutenzione
degli edifici, fonditori, saldatori, lattonieri. (ANSA).