E' alta l'attenzione in Friuli
Venezia Giulia dopo l'impennata "improvvisa" di contagi da covid
19 registrata negli ultimi giorni, "quasi il 60% in più in una
settimana". Una situazione che il presidente della Regione,
Massimiliano Fedriga, non esita a definire "estremamente
allarmante".
"Una diffusione mai vista in maniera così rapida", aggiunge.
Domani il governatore riceverà i dati scientifici e sulla scorta
di quellila Regione prenderà una decisione: "Lavoriamo su tutte
le ipotesi, non escludo nulla", annuncia.
"Lo dico con chiarezza - spiega poi all'emittente tv
Telequattro - preferisco due o tre settimane di sacrifici oggi e
con aprile, quando le
previsioni danno una discesa dei contagi, riprendersi, piuttosto
che prolungare una situazione per più settimane o più mesi che
oggettivamente sarebbe insostenibile". Non sono escluse,
puntualizza, eventuali zone rosse. "Dobbiamo vedere, è aperta
ogni ipotesi". L'obiettivo primario, ribadisce, è "evitare che
questa salita esponenziale continui, e mettere in sicurezza il
prima possibile i cittadini, cercando di intervenire dove ci
sono situazioni di criticità".
Oggi in regione sono stati registrati 172 nuovi casi di Covid
19: 145 sono emersi da 1.587 tamponi molecolari e 27 da 460 test
rapidi antigenici. Sale in particolare - secondo i dati diffusi
dalla Regione - la percentuale di positività sui tamponi
molecolari effettuati, che raggiunge il 9,14% (5,87% per i test
rapidi). I decessi registrati sono 3; i ricoveri nelle terapie
intensive sono 62 (ieri 61) mentre quelli in altri reparti
risultano essere 373, in aumento rispetto ai 361 di ieri.
Dall'inizio della pandemia in Fvg sono risultate positive
complessivamente 76.984 persone. Le vittime sono 2.844. A oggi i
totalmente guariti sono 61.964, i clinicamente guariti 2.014,
mentre le persone in isolamento 9.727.
Il Fvg, conclude Fedriga, "viene fuori da settimane di netto
miglioramento. Ipotizzo" che l'impennata improvvisa di questi
ultimi giorni sia causata dalla "presenza della variante
inglese, che risulta più contagiosa". Ora, "stiamo facendo
analisi sui casi e sui principali focolai in cui si sviluppano.
Domani faremo una riunione definitiva e chiarificatrice"
prendendo decisioni che "presenteremo al Ministero". Le misure
da adottare "saranno rese note non poche ore prima della loro
entrata in vigore ma con qualche giorno di anticipo, in modo che
le persone abbiano il tempo per organizzarsi".
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