(di Rosanna Pugliese)
L'ultradestra tedesca bandisce
Maximilian Krah dai dibattiti pubblici in vista delle europee e
il capolista fa un passo indietro, dimettendosi dal presidio del
partito, che resta alla deriva a 15 giorni dalle urne per
l'europarlamento. La tensione non potrebbe essere più grande
nelle fila di Alternative fuer Deutschland, dopo la bufera
esplosa sulle parole del candidato, che ha rifiutato di definire
criminali tutte le SS di Adolf Hitler in un'intervista a 'la
Repubblica'.
E così, all'indomani della rottura con il Rassemblement
National di Marine le Pen e la Lega di Matteo Salvini, esito
dell'inaccettabile linea revisionista del candidato tedesco,
Krah deve ovviamente fare i conti con i suoi. Con tutte le
conseguenze per le settimane decisive alla corsa elettorale,
dalla quale tuttavia non può più essere depennato. La decisione
di nascondere definitivamente l'avvocato 47enne già finito in
una serie di scandali - dopo l'arresto dell'assistente per
spionaggio cinese e i sospetti sui fondi russi su cui è stato
interrogato dall'Fbi - è arrivata nel corso di una riunione
della presidenza federale del partito di Alice Weidel e Tino
Chrupalla. "Prendo atto del fatto che dichiarazioni oggettive e
differenziate da parte mia siano state strumentalizzate come
pretesto per danneggiare il nostro partito. L'ultima cosa di cui
abbiamo bisogno adesso è una discussione su di me", ha
affermato. "Afd deve mantenere la sua unità - la conclusione -
per questo motivo rinuncio immediatamente a ulteriori
apparizioni in campagna elettorale e mi dimetto dal consiglio
federale".
Qualche ora dopo, alla Dpa, ha parlato anche il secondo
candidato in lista, quel Peter Bystron pure più volte finito nel
mirino, colpito fra l'altro da indagini per corruzione e
riciclaggio di denaro. Se i leader di Alternativa gli avevano
chiesto di rinunciare a sua volta ai comizi con una mail della
settimana scorsa, Bystron ha sostenuto adesso di farsi da parte
per tutelare la famiglia: "I miei familiari più stretti sono
stati più volte vittime di perquisizioni domiciliari e odio
mediatico. Chi non capisce che io mi debba occupare innanzitutto
di loro, non ha cuore".
Afd ha moltissimi problemi e l'elenco si allunga giorno dopo
giorno. Mentre in Europa Id studia misure come la possibile
esclusione già prima del voto: "Fra i provvedimenti possibili
c'è anche l'allontanamento dal gruppo, però ne discutono a
Bruxelles", ha fatto sapere Salvini dopo un confronto con
l'alleata francese. Del resto l'intervista del weekend è la
goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il 13 maggio, i giudici
del tribunale amministrativo superiore di Muenster hanno emesso
una sentenza con la quale si legittimano i servizi interni a
classificare il partito e la sua costola giovanile (Junge
Alternative) come "caso sospetto di estremismo di destra". Il
giorno dopo il controverso leader della Turingia, Bjorn Hoecke,
è stato condannato a una pena pecuniaria di 13 mila euro per
aver pronunciato uno slogan nazista nel 2021. Il 18 maggio
nell'intervista incriminata a Repubblica Krah ha dichiarato che
non sosterrà mai che "tutte le SS fossero criminali, lo erano in
gran parte ma non tutte". Resta da vedere quanto tutto questo
continuerà a riflettersi sui sondaggi, che danno Afd in calo ma
non ancora davvero in perdita rispetto al 2019.
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