Si dice Gnocchi e si pensa
immediatamente a Sorrento.
SorrentoGnocchiDay, l'evento gastronomico che ha contributo a
riaccendere l'attenzione sugli gnocchi, quest'anno torna per la
sua terza edizione.
Una delle ipotesi più affascinati relative all'origine del nome
di questo versatile formato di pasta fresca lo fa risalire al
latino nùcleus, con il significato di "nòcciolo" o "nucleo".
La ragione, probabilmente, risiede nella forma della pasta, che
è un tocchetto arrotondato, ma a Sorrento c'è chi vuole che il
"nucleo" a cui fa riferimento l'etimologia sia il suo essere,
tradizionalmente, al centro della gastronomia locale, uno dei
suoi capisaldi.
E a misurarne il rinnovato successo, c'è da crederci.
La kermesse, patrocinata dal Comune di Sorrento e da
Federalberghi Penisola Sorrentina, si svolgerà dal 3 al 5
aprile, con alcune novità.
La prima è la formula "incontra", grazie alla quale Sorrento
apre le porte alla Sicilia, alla sua cucina e alla sua
pasticceria.
La seconda è la location dell'appuntamento clou, quello con la
tradizionale parata di chef, che avrà luogo nello splendido
giardino dell'Hotel Mediterraneo Sorrento.
"Siamo lieti di ospitare la terza edizione di
SorrentoGnocchiDay" afferma Pietro Monti, direttore Sales e
Marketing "Il nostro storico hotel, che si affaccia sulla baia
di Sorrento da uno dei suoi punti più panoramici, è impegnato
nella valorizzazione del territorio sia dal punto di vista
enogastronomico che culturale."
Lo chef executive dell'Hotel, Giuseppe Saccone, precisa: "Gli
gnocchi sono la nostra tradizione. Nel nostro Vesuvio Panoramic
Restaurant proponiamo una rivisitazione dedicata alla
tradizione. Siamo contenti di far scoprire ai nostri ospiti
internazionali le eccellenze della Campania."
Si inizia mercoledì 3 aprile, dunque, con una masterclass
riservata ai pastry chef e ai pasticceri della Penisola
sorrentina, con il nome di una sfida e l'essenza di un
confronto: "Cassata siciliana vs Delizia al limone".
A misurarsi sui due dolci iconici della pasticceria meridionale,
nelle sale del ristorante Il Buco di Sorrento, ci saranno Santi
Palazzolo, maestro pasticcere di Cinisi, in provincia di
Palermo, nonché vice presidente dell'Accademia Maestri
Pasticceri Italiani e il giovane maestro pasticcere napoletano,
Marco Infante di Casa Infante.
Il giorno successivo si darà via libera alla creatività e
all'estro degli chef.
Quest'anno, saranno dieci i protagonisti invitati a proporre una
rivisitazione del piatto tradizionale e, mantenendo vivo il tema
del confronto, lo faranno lavorando a due a due.
Vediamo come: lo chef di casa, Giuseppe Saccone, ha voluto
accanto a sé Angelo Carannante, dello stellato Caracol di
Bacoli; Vincenzo Guarino, brand ambassador de La Corte degli
Dei di Agerola, sarà affiancato da Marco Parlato, del Parlato
Restaurant di Vico Equense; Ciro Sicignano, executive chef del
Lorelei di Sorrento, lavorerà spalla a spalla con Luciano Galano
de Il Barrio Osteria di Vico Equense; Lorenzo Montoro, chef de
Il Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello sarà in coppia con
Giovanni Cozzolino del Sal De Riso Bistrot di Minori; dalla
Sicilia arriva Giuseppe Costa, dello stellato Il Bavaglino di
Terrasini, che ha voluto Nunzio Spagnuolo, chef del Nunù di
Torre del Greco, per proporre la sua interpretazione degli
gnocchi in chiave palermitana.
In tema di tradizione, non poteva mancare il focone per la pizza
fritta, con la quale accoglieranno gli ospiti due fuoriserie
della pizza campana: Errico Porzio e Salvatore Lionello.
A concludere le degustazioni due creazioni esclusive, proposte
da Sal De Riso, presidente dell'AMPI e maestro pasticcere di
fama internazionale e Angelo Mattia Tramontano, giovane pastry
chef con alle spalle già una carriera prestigiosa e un futuro
nel promettente O me o il mare Restaurant, della coppia Luigi
Tramontano e Nicoletta Gargiulo, di imminente apertura nel
centro di Gragnano.
L'allestimento verrà personalizzato grazie al contributo del
Laboratorio Floreale Aiello, azienda storica, attiva in Penisola
sorrentina dal 1950 e, attualmente, gestita dalla Flower
Designer Titti Aiello.
A EmmanuelSound, invece, saranno affidate la gestione del
lighting e la selezione musicale.
Il giorno successivo, venerdì 5 aprile, si inizia di buonora,
con la cooking class, condotta dallo chef Danilo Di Vuolo,
ospitata nelle cucine dell'Istituto Polispecialistico San Paolo
di Sorrento: con lo scopo di trasmettere anche agli chef di
domani la capacità di preparare uno Gnocco alla sorrentina
impeccabile.
A Sorrento, nei giorni della kermesse, saranno moltissimi i
ristoranti a proporre una propria versione del piatto o formule
promozionali messe a punto per l'occasione.
Tra tutti, non poteva mancare Gnocchi Osteria di Famiglia,
delizioso locale nel cuore del centro storico, che ha fatto
degli Gnocchi la sua identità.
Per aggiornamenti sulle iniziative, è possibile consultare la
pagina facebook Sorrento Gnocchi Day
SorrentoGnocchiDay si avvale della collaborazione di: Mulino
Caputo, lo storico mulino napoletano che, quest'anno, celebra i
100 anni di attività e di Sorì Italia, produttrice casearia
d'eccellenza dal 1868; della partecipazione de La Corte degli
Dei, locanda dello storico Palazzo Acampora di Agerola;
dell'azienda Workline, leader nella realizzazione di
abbigliamento da lavoro per gli operatori della ristorazione; di
Brazzale, la più antica realtà lattiero casearia italiana,
fornitore di burro superiore per la pasticceria e della
referenza Gran Moravia, formaggio a lunga stagionatura, da
grattugia o da tavola; di Torretta, pluripremiata azienda
olivicola campana; de La Contadina, per la fornitura di prodotti
a base di pomodoro; delle birre artigianali del Birrificio
Sorrento; dei "vini di persistenza" di Salvatore Martusciello,
delle specialità vinicole della siciliana Rapitalà e della
piemontese Calissano; non mancheranno i rosoli e i liquori della
Piemme. Saranno, inoltre, presenti degustazioni di alici sotto
sale, prodotte da Armatore a Cetara, e il Jamon iberico di
Bellota, della storica azienda Beher, proposto, per l'occasione,
da un cortador professionale.
L'evento è plastic free e prevede l'utilizzo di stoviglie
biodegradabili e compostabili, grazie al contributo di
Penisolaverde.
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