ROMA - E' necessario passare velocemente dalle politiche per l'immigrazione a quelle dell'integrazione. Lo ha detto il presidente della Cia, Dino Scanavino, in occasione dell'Assembela in corso a Roma, nel precisare che l'Italia è alle prese con crisi dovute all'assenza di politiche, la prima proprio sui migranti. ''Negli ultimi 5 anni - ha detto il presidente - mentre le imprese italiane sono diminuite del 2,7% quelle straniere hanno registrato +25,8%, quanto al valore aggiunto agricolo realizzato dagli immigrati ha superato i 5,5 miliardi di euro, il 16,7% del Pil agricolo''. Un'agricoltura di qualità che diventa sempre più sostenibile, visto che dal 2003 al 2015, l'uso di pesticidi è calato del 27%, mentre dal 1990 e il 2010 le emissioni di CO2 del 25%.
Nel corso dei lavori è stato affrontato il tema delle tecnologie di miglioramento genetico. ''Cisgenesi e genome editing - ha detto Michele Morgante, professore di Genetica (Uniud) e direttore scientifico Genomica Applicata - offrono opportunità importanti e adatte alle nuove sfide, in primo luogo climatiche. Bisogna investire in conoscenza, nel miglioramento genetico e nel metodo per consentire il trasferimento dai laboratori al campo; l'Europa deve fare la sua parte e rendere la normativa non appannaggio dei soli grandi gruppi''. Il direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood Filippo Renga, ha infine affrontato il tema dell'agricoltura 4.0. ''Prevediamo grandi crescite, tenuto conto degli investimenti con un mercato che raggiunge i 100 milioni di euro. Ciò richiederà nuove competenze e consentirà di valorizzare l'agricoltura italiana, puntando sulla sua distintività''.
In collaborazione con:
CIA, Confederazione Italiana Agricoltori